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Bruno Conti: "Galeazzi era un amico, quando eravamo insieme non contavano né Roma né Lazio"

di Marco Rossi Mercanti

L'ex calciatore della Roma Bruno Conti ha ricordato Giampiero Galeazzi, giornalista scomparso nella giornata di ieri. Queste uno stralcio delle sue parole rilasciate a Il Corriere della Sera:

Entrambi facevate parte di un calcio di altri tempi..
"Di Giampiero ho un ricordo stupendo, era un periodo in cui i giornalisti entravano nello spogliatoio e c’era un rapporto diretto. Non si organizzavano conferenze stampa, ma a fine partita si entrava direttamente nello spogliatoio. C’erano una spontaneità, un’allegria, un rispetto delle situazioni che oggi non si vedono più".

Ha raccontato anche del vostro scudetto del 1983...
"Me lo ricordo a Genova in mezzo a noi che festeggiavamo e poi la settimana dopo all’Olimpico contro il Torino con Falcao e con Agostino".

La sua fede non ha condizionato il rapporto? 
"Mai. Non l’ha mai fatto pesare, non ha mai fatto una battuta fuori luogo magari dopo una sconfitta. Quando eravamo insieme non contavano Roma e Lazio, era un amico e non un rivale".

Un rapporto di amicizia che si è rinsaldato in occasione dei mondiali in Spagna nel 1982...
"Voglio raccontare un aneddoto. Durante il ritiro in Spagna, prima che poi la squadra entrasse in silenzio stampa, quasi tutti i giorni uscivo dal ritiro per portargli un piatto di pasta cucinata dallo chef della Nazionale. Eravamo così, avevamo un rapporto diretto e lui non si arrabbiava mai, qualsiasi cosa succedesse".


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