Capello: "Se allenassi ancora chiederei Zaniolo al presidente. La decisione di Di Francesco di farlo esordire al Bernabeu è stata utile per la Roma e per il ragazzo"
Fabio Capello, ex allenatore ora opinionista, è stato intervistato da Il Messaggero, e ha rilasciato qualche battuta su Zaniolo e più in generale sui giovani italiani. Eccole di seguito:
Se fosse l’allenatore di un club in Italia, quale giovane chiederebbe al suo presidente?
“I tre chiamati da Mancini in azzurro: Barella, Zaniolo e Sensi. Punto su Sensi. Registi ce ne sono pochi. Gioca rapido e in verticale. È da big. Anche se fisicamente piccolo, è veloce di testa. A livello internazionale conta la dinamicità e va testato. Il fisico incide di più per chi sta in attacco. A centrocampo hai invece più spazio”.
I giovani in Europa: chi li valorizza meno, Italia, Inghilterra o Spagna?
“Noi. I miei colleghi sono quelli che hanno meno coraggio. Di Francesco ha esagerato al Bernabeu facendo debuttare Zaniolo in Champions contro il Real. Ma la sua decisione è stata utile per la Roma e per il ragazzo. E per l’allenatore. Che ha capito di avere in rosa un calciatore di talento. Solo utilizzandoli, sai se i giovani sono all’altezza e pronti. Se non li vedi, non crescono e chissà che fine fanno”.