Delvecchio: "Se vinci a Roma resti immortale, speriamo Mourinho ci riesca"
Marco Delvecchio, ex attaccante della Roma, è stato intervistato da Il Messaggero. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Che ricorda di quel caldo pomeriggio all’Olimpico del 17 giugno 20o1?
"C’era un clima surreale, e anche un po’ il timore di non farcela, che il sogno svanisse. Nessuno di noi dimenticherà".
È stata la vittoria del gruppo?
"Io al gruppo unito ho sempre creduto poco, noi non lo eravamo. Ma abbiamo vinto perché al momento opportuno, in campo, sapevamo essere squadra. Eravamo un mix di diversità ma ognuno di noi aveva la determinazione di voler vincere".
Qualche gol decisivo lo ha segnato: bella l’immagine di quello di Bergamo.
"Sì, poi ci sono stati quelli alla Lazio. Ci siamo divertiti".
Vent’anni e in mezzo pochi successi.
"È un peccato, Roma merita di stare in alto, per la città che è e per la passione dei tifosi. Qui vinci e resti immortale, ma c’è bisogno di altro. Speriamo che Mourinho non ci lasci soli, e che faccia in modo che un’altra squadra raggiunga la soddisfazione che abbiamo vissuto noi".