Eriksson: "Non è facile interrompere l'egemonia delle big, ci sono riuscite la mia Lazio e la Roma di Capello"
"Lo dice la storia del vostro Paese che è complicato rompere l'egemonia delle big". A sostenerlo, ai taccuini de Il Mattino, è Sven-Goran Eriksson, uno che quell'egemonia riuscì a spezzarla nel lontano 2000, conquistando quello che ancora oggi è l'ultimo scudetto sollevato dalla Lazio: "In quante sono riuscite a vincere - ha proseguito lo svedese -? Il Napoli di Maradona, il Verona di Bagnoli, la Sampdoria di Boskov e la Roma prima della mia Lazio e poi dopo con Capello. Non è mai stato semplice. Quando ho vinto io, 22 anni fa, la serie A veniva da otto anni dove in campionato trionfava o il Milan o la Juventus. Noi riuscimmo a creare una squadra che già la stagione prima era andata vicina al trionfo. E su questo aspetto anche il Napoli per certi versi somiglia alla Lazio perché pezzo dopo pezzo ha messo assieme la squadra attuale".