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Figalli: "Totti il Nobel alla storia della Roma. Il 4-3-3 copre in maniera ragionevole il campo"

di Redazione Vocegiallorossa

Alessio Figalli è il professore di matematica che, lo scorso 1° agosto, ha vinto la medaglia Fields, un riconoscimento di altissimo valore nel settore, che viene assegnato una volta ogni 4 anni a 4 matematici under 40. Tifoso da sempre della Roma, Figalli ha ricevuto i complimenti del presidente Pallotta. Il professore è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport.

Se la Roma fosse un’equazione a quale l’assocerebbe?
"Non mi sento di avere una risposta per questo, ma posso dirvi quale sarebbe il Nobel della sua storia".

Prego, ci dica...
"Francesco Totti, ovviamente".

L’equazione trading-competitività può essere la strada giusta per un club come la Roma in questo calcio moderno?
"Ogni squadra deve fare i conti col budget. Non conoscendo i numeri, non posso esprimermi. Ripenso però al film Moneyball. Basato su una storia vera, un allenatore di baseball si affida alla statistica per decidere che giocatori comprare. Il risultato? Un successo inaspettato con un budget minimo. Non dico che funzionerebbe nel calcio, anzi probabilmente no, ma sarebbe un esperimento simpatico".

La Roma di Di Francesco gioca con il 4-3-3. Esiste un principio matematico per la copertura perfetta del campo?
"La realtà è che una squadra non copre mai tutto il campo ma di solito poco più della metà, con continui spostamenti. Da questo punto di vista il 4-3-3 è certamente molto ragionevole, in tal senso".


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