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Giannini: "La squadra dovrà essere brava a gestire l'entusiasmo dell'Olimpico"

di Redazione Vocegiallorossa

Giuseppe Giannini ha rilasciato un'intervista a La Repubblica, in vista del match di questa sera tra Roma e Leicester. Di seguito uno stralcio della stessa.

Ci sarà un Olimpico bollente. Sarà un fattore da gestire per i calciatori o solo una spinta in più?
"Ho ancora addosso la sensazione di calore, delle grida e dell’entusiasmo che si sprigiona in gare come questa. La spinta ci sarà ma la squadra dovrà essere brava a gestirla: il contesto è una cosa, la gara un altro. Cuore caldo e mente fredda, devi essere lucido, devi sapere leggere la gara, non farti condizionare dallo stadio. Aggressività e voglia, sì, ma tanta freddezza, solo così se ne esce".

Da Giuseppe Giannini a Lorenzo Pellegrini, una tradizione di capitani romani e romanisti. C’èqualcosa in cui si rivede?
"Credo la capacità di inserirsi, di avvicinarsi all’area diventando una sorpresa per gli avversari. Sul resto siamo diversi. Ma il fattore più importante è che questo valore, che questa tradizione di capitani romanisti continui. È la cosa più bella, per la società ma soprattutto per i tifosi".

Abraham, Zaniolo o addirittura la sfrontatezza di Zalewski: chi può essere l’uomo di coppa?
"Mourinho. Punto su di lui, sull’allenatore che ha titoli, esperienza. Lui il top player. È uomo carismatico, però m’aspetto da lui la lucidità giusta per una sfida simile. Il suo contributo nei 90’ sarà fondamentale, magari una sostituzione o un suggerimento. Mi aspetto il timbro del vincente".


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