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Giannini ricorda Roma-Slavia Praga: "Il gol di Vavra fu casuale e l'avventura di Mazzone finì nel peggiore dei modi"

di Redazione Vocegiallorossa

Domani la Roma affronterà lo Slavia Praga nel terzo turno del Girone G di Europa League. Non sarà una gara come le altre perché Roma-Slavia Praga non può non riportare alla gara del 1996, match di ritorno dei quarti di finale di Coppa UEFA, con i giallorossi che partivano dalla sconfitta per 2-0 nella partita di andata. I tempi regolamentari si chiusero con il 2-0 in favore dei capitolini, con gol di Moriero e Giannini. Lo stesso Moriero segnò un'altra rete durante i supplementari ma la beffa arrivò con il gol di Vavra al 113'. Il 3-1, in virtù della regola dei gol in trasfertà, regalò la semifinale agli avversari.
Proprio Giannini ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero, di cui riportiamo uno stralcio.

Lo ricorda il gol?
"Carboni doveva calciare una punizione da destra, ma visto che era mancino non mi aspettavo la palla sul secondo palo, e andai sul primo. Di testa, in girata, l'ho messa dentro. Una gioia accecante. Ci sembrava di essere arrivati al traguardo".

Poi, arriva Vavra.
"Un gol casuale, tiro da fuori dopo un lungo rinvio del portiere. Quella sera è finita anche l'avventura di Mazzone. E nel peggiore dei modi".

E domani, come la vede?
"Altra storia, altro momento. Non c'è l'ansia da rimonta, ma ovvio, la Roma proverà a vincere per finire prima nel girone. Il pubblico però sì, sarà lo stesso".


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