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Iorio: "Le parole di Tiago Pinto sono state dette per spronare Zaniolo. Ora il giocatore va blindato"

di Andrea Gonini

Ex attaccante e campione d'Italia con la Roma nella stagione 1982-83, Maurizio Iorio ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta Dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue parole.

Lei spesso in varie interviste ha detto che i contratti hanno ormai poco valore. È così anche nella vicenda Zaniolo?
"Per me già ai miei tempi era così, figuratevi ora. Secondo me le parole di Tiago Pinto sono state dette anche per spronare il ragazzo, per ribadire a lui e a tutti che l’unica priorità è il campo, ma oggi nel calcio un giorno sei di uno e un giorno di un altro. Per me questo non è più un problema, tutti ci abbiamo fatto l’abitudine, i problemi sono i rapporti tra le parti e le parole che valgono più degli accordi scritti".

Fosse il presidente della Roma che farebbe con Nicolò?
"È un talento della Roma e del calcio italiano, ha avuto sì due grandi infortuni, ma se la Roma ha ambizione come si dice ci penserei un attimo prima di cederlo. Sulle sue qualità non c’è alcun dubbio. Va aspettato e se possibile blindato".

I Friedkin continuano ad investire denaro, l’ambizione sembra esserci.
"Appunto. Proprio per questo non si può, a mio avviso, trascendere da un giocatore come Zaniolo. Poi non so come stia fisicamente nel dettaglio e non so il suo carattere, non lo conosco, ma immagino che la Roma abbia una proprietà seria che voglia fare di tutto per tenerlo".


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