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Leonardo Rossi: "I prezzi dei biglietti per le partite saranno destinati ad aumentare ancora"

di Marco Rossi Mercanti

Leonardo Rossi, ex capo del "ticket sales" di Roma e Juventus, ha parlato dell'aumento dei biglietti delle partite di calcio a La Repubblica:

Perché crede che siano destinati a crescere?
«Nell’arco di 6-7 mesi è stato rotto tre volte il muro dei 5 milioni d’incasso con Inter-Juve, Roma-Liverpool e Inter-Barça. Vuol dire che c’è ancora margine. Rispetto al mercato europeo siamo particolarmente economici come paese. Anche perché gli stadi di proprietà sono ancora pochi».

Non si corre il rischio di svuotare impianti che stanno tornando a riempirsi?
«Serve un ordine di prezzi dinamico, che cambi secondo l’evento: Inter-Barça avrà sempre 70mila spettatori. Da un punto di vista commerciale è importante dare un servizio a tutte le fasce, andando a gravare su chi ha maggiore capacità di spesa e tutelando il tifoso fedele».

Un esempio?
«Se fai abbonamenti Champions o prelazioni per chi è abbonato. Così gli aumenti ricadono sul tifoso che si avvicina perché affascinato dalla singola partita».

La gente spesso è critica.
«Sui social i tifosi si lamentano dei 65 euro per una curva. Ci sono trasferte molto appetibili, in cui si dà un valore di mercato molto alto al settore ospiti. Colpendo la fascia che ha la richiesta più alta».

Cosa ha favorito il ritorno della folla?
«Un po’ i risultati, ma il merito è anche di trasporto pubblico e infrastrutture che permettono di raggiungere lo stadio in modo agevole. Da quando hanno aperto l’ultima linea della metro, San Siro ne ha beneficiato. Nel 2014 la Roma era la prima in Italia per presenze allo stadio, 40mila di media a partita. Inter e Milan a 37 e 36mila. Oggi le milanesi hanno quasi raddoppiato quei numeri».

Idee per migliorare ancora?
«Un sistema che consenta di mettere a disposizione del club l’abbonamento qualora non possa essere utilizzato dall’abbonato. Il Barça lo fa e ora anche la Juventus».

 


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