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Lione, Rongoni: "In caso di stop lungo, occorre una nuova preparazione"

di Marco Rossi Mercanti

Paolo Rongoni, ex preparatore atletico della Roma oggi al Lione, è stato intervistato da Il Corriere della Sera:

La Roma ha sospeso gli allenamenti a tempo indeterminato: che impatto può avere sulla condizione fisica dei calciatori? 
"Nessuno, se parliamo di squadre di prima fascia che hanno già fatto un percorso in campionato e nelle coppe europee. Il ritmo è stato infernale, dal 6 gennaio si è giocato ogni tre giorni, se si stacca un attimo la spina non succede niente. Se consideriamo un mese di stop, nella seconda quindicina bisogna fare un lavoro aerobico, addominali, senza mettere intensità perché se qualcuno fosse positivo al Coronavirus potrebbe avere gravi danni".

Se invece lo stop fosse più lungo? In Italia si pensa di riprendere il campionato il 2 maggio e proseguire fino al 30 giugno. 
"Il problema più grande è quello della progressività del virus, c’è il rischio che i campionati riprendano in tempi differenti e per questo la UEFA dovrebbe imporre date uguali in tutti i paesi. Giocare ogni tre giorni a maggio non sarebbe un problema, però in questo caso bisogna fare una nuova preparazione".

I calciatori giallorossi postano foto sui social delle loro sessioni di allenamento: psicologicamente è un problema lavorare da casa? 
"La maggior parte di loro vive in ampi spazi, non ci sarà un forte impatto psicologico ma non bisogna proporre lavori stressanti".


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