Lungo confronto a Trigoria tra la squadra, Fonseca e Tiago Pinto: sfiorato l'ammutinamento
Nella giornata di ieri a Trigoria è andata in scena una lunga riunione tra l'allenatore Paulo Fonseca, il general manager Tiago Pinto e la squadra. Il nuovo dirigente giallorosso ha voluto ribadire la fiducia della società nel tecnico, allontanando l'ipotesi di un possibile esonero. I calciatori, che hanno affidato il loro pensiero ai leader Dzeko, Pellegrini, Mancini e Pau Lopez, hanno evidenziato un problema fisico per loro dovuto alla scarsa intensità degli allenamenti, chiedendo inoltre a gran voce il reintegro del team manager Gianluca Gombar. I Friedkin però non hanno intenzione di fare marcia indietro e non c'è margine per un ritorno a Trigoria di Gombar. Lo riporta l'edizione odierna de Il Tempo.
Secondo La Repubblica, la discussione tra le parti è durata 3 ore, dalle 11 alle 14, e si è arrivati a sfiorare un ammutinamento collettivo da parte dei giocatori. Sempre lo stesso quotidiano evidenzia come il tarlo del malumore del gruppo risieda in Edin Dzeko, da mesi ormai in cattivi rapporti con Fonseca.
Il Corriere dello Sport aggiunge alcuni dettagli dell'accesa discussione di ieri, riportando un virgolettato dei giocatori che avrebbero minacciato: "Noi non ci alleniamo". Il tutto quando Fonseca era già sui campi del Fulvio Bernardini in attesa della squadra per dare il via alla seduta d'allenamento. Dietro l’ammutinamento, non solo gli strascichi del pasticcio con lo Spezia, ma, riferisce il quotidiano romano, “anche e soprattutto una questione privata interna, riguardante un calciatore e un membro dello staff. Una cosa grave, raccontano spifferi di spogliatoio”.