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Mexes: "Spalletti, con una Roma piccola, riuscì a mettere paura alle grandi d'Europa"

di Luca d'Alessandro

Philippe Mexes, ex difensore della Roma, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. 

In che cosa il tecnico del Napoli riesce a fare la differenza all’interno di una squadra?
“È bravo tatticamente e questo penso si veda abbastanza. Ma non è solo questo. Luciano riesce anche a infonderti grinta, ti tira fuori la personalità, è uno che ha carattere. E ai giocatori riesce a far dare sempre il meglio di se stessi”.

E in effetti quella Roma andò anche oltre le sue aspettative. Giusto?
“Direi proprio di sì. Con una squadra piccola, per così dire, Spalletti è riuscito a mettere paura alle grandi d’Europa. In quella squadra di campioni veri c’erano solo Totti e De Rossi, poi tanti giocatori buoni o medi come me ad esempio, ma nessun’altra stella di livello. Loro erano i nostri fuoriclasse e intorno Luciano ci costruì il gruppo. Perrotta correva ovunque, gli altri sono migliorati e hanno reso tanto. Mi viene in mente Pizarro, altro buonissimo calciatore. Ma in campo ci sapevamo stare, giocavamo bene. E in questo modo siamo riusciti a sopperire alle differenze di qualità con le altre squadre: l’Inter – ad esempio – rispetto a noi aveva due squadre. E le altre big europee anche, basta andare a vedere le rose di quegli anni”.

E oggi il Napoli rispecchia lo spirito del suo allenatore, in campo e fuori?
“Vedo che la squadra sta andando bene, è in vetta alla classifica e questo vuol dire qualcosa. Ma sono sincero, quest’anno ancora non l’ho visto giocare con Luciano ci si diverte. E arrivano i risultati”.


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