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Mkhitaryan: "Senza trofei non ti resta niente. Dzeko fuori rosa è stata una brutta storia"

di Marco Rossi Mercanti

Con l'annuncio di José Mourinho lo scorso 4 maggio, si pensava che Henrikh Mkhitaryan fosse destinato a lasciare la Capitale a fine stagione. L'armeno, infatti, non si era lasciato proprio benissimo con lo Special One quando entrambi erano al Manchester United, ma a fine maggio è arrivato il rinnovo annuale dell'attaccante, segno che i dissapori con il tecnico portoghese sono stati definitivamente archiviati. 

Impegnato nel ritiro portoghese nelle Algarve e atteso in campo questo pomeriggio alle 18:30 contro il Siviglia (diretta testuale su Vocegiallorossa.it), Henrikh Mkhitaryan è stato raggiunto dai microfoni de Il Corriere dello Sport. Queste uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Mourinho sta trasmettendo alla Roma la mentalità vincente. 
"Senza i trofei alla fine della carriera non ti resta niente. Io e miei compagni vogliamo vincere per restare nella storia del club. Per Mourinho conta solo vincere. Lo scorso anno ci sono state partite in cui giocavamo benissimo e alla fine perdevamo. È meglio giocare male e portare a casa i tre punti, il contrario a me non piace. È successo lo scorso anno, mancava qualcosa, alla fine abbiamo pagato per una questione di dettagli".

Nella passata stagione Dzeko è stato messo fuori rosa e ha perso la fascia di capitano.
"È stata una brutta storia per tutti, nessuno voleva che si verificasse una rottura così. La cosa positiva è che da allora continuiamo a lavorare e giocare per aiutare la squadra. Trovammo un accordo, saremmo andati avanti fino alla fine della stagione ed Edin ci avrebbe dato una mano, come ha sempre fatto. Anche senza la fascia Dzeko è il nostro capitano, per la sua esperienza, per il suo carisma, tutti sanno quanto è importante, tutti lo amano. La fascia non conta. E a 35 anni resta il nostro bomber".


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