Perinetti: "Petrachi è un impulsivo. Chi va alla Roma sa che Baldini ha un ruolo influente"

Giorgio Perinetti ha rilasciato un'intervista a Il Corriere della Sera, parlando del suo collega Gianluca Petrachi: "Lui è un impulsivo. Purtroppo l’assenza fisica del presidente, come nel caso della Roma, può creare equivoci come quelli che sta vivendo il club in questo periodo".

Tra Petrachi e il club situazione ancora recuperabile, ma prima di tutto viene il dialogo
"L’assenza fisica di Pallotta crea problemi ed equivoci Baldini? È sempre stato molto influente...".

Pure troppo, secondo alcuni. Il suo essere schietto e diretto, a posteriori non rischia di essere stato un autogol?
"Da giocatore è sempre stato un impulsivo, ma anche sincero e chiaro. Ha sempre detto come la pensava. Poi, durante una carriera, ogni direttore assume un atteggiamento con la stampa, con i tifosi e con i calciatori. Come sempre è il risultato a determinarne la bontà. Se si vince, l’atteggiamento è giusto; se si perde, è sbagliato".

Considera chiuso il rapporto tra Petrachi e la Roma o c’è ancora margine?
"Credo che la situazione sia ancora recuperabile, ma prima di tutto viene il dialogo. Se non c’è quello, non si va da nessuna parte. Queste cose si chiariscono faccia a faccia, possibilmente. Poi non so quali saranno le decisioni della società, ma il chiarimento serve in tutti i casi. Restare ognuno sulla propria posizione non porterebbe produttività. Anzi, in questo momento l’unica cosa che può far bene a Petrachi, alla Roma e Pallotta è la possibilità di operare senza strascichi".

L’ombra di Baldini potrebbe aver creato ulteriore tensione tra Petrachi e il club?
"Il rapporto tra Baldini e Pallotta è molto chiaro e lo si conosce. Chi va alla Roma, sa bene che Baldini è un consulente di Pallotta e che ha un ruolo influente nelle scelte. Baldini non poteva non esistere e anche Petrachi credo sapesse che c’è una figura esterna con la quale confrontarsi. È intelligente: lo sapeva prima di arrivare".