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Sabatini: "Lamela la gioia più grande. Plusvalenze? Le mie sono inconfutabili e inattaccabili"

di Redazione Vocegiallorossa

Walter Sabatini ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, di cui vi proponiamo uno stralcio.

A pensarci bene, lei a Roma ha vissuto la situazione opposta.
«Lei allude a Baldini. Ma io devo ringraziarlo, fui lui a fare il mio nome alla proprietà americana. Quando Pallotta gli propose di fare il consulente, dissi a Franco “tu accetta pure, ma io me ne vado, perché nessun direttore sportivo potrebbe lavorare in questo modo”. Sono pieno di difetti, ma non ho mai corso il rischio di diventare patetico».

La gioia più grande.
«Quando Lamela, alla prima con la Roma, segnò con un sinistro all’incrocio. Sentii una bottiglia rompersi dentro di me».

Che effetto le fa, l’inchiesta sulle plusvalenze?
«Mi inorgoglisce il fatto che le mie siano state tutte dirette, inconfutabili, inattaccabili, senza incroci. E questo lo dico anche per la Roma e i suoi tifosi».

Il prossimo grande allenatore, tra i suoi ex giocatori.
«Troppo facile, dai: Daniele De Rossi. Ne sono convinto».


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