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Sampdoria, Lanna: "I Friedkin hanno gli attributi grandi così. Peccato non aver vinto con Franco Sensi. Villar? Tecnico ma non un lottatore"

di Redazione Vocegiallorossa

Il Presidente della Sampdoria, Marco Lanna, ha rilasciato un'intervista a Il Messaggero. Lanna ha anche militato nella Roma dal 1993 al 1997.

La Roma vista da Genova?
"Mi parlano di una società top, sotto tutti i punti di vista, non solo per gli investimenti. I Friedkin dimostrano di avere gli attributi grandi così".

Roma e Genova sono piazze simili?
"Le due tifoserie, per passione e attaccamento alla squadra, si somigliano. Ma a Roma c’è una pressione diversa. Le radio fanno tendenza, e non ci sono solo quelle, noi abbiamo due giornali, un paio di programmi televisivi e stop".

La Roma la ricorda come incubo o come bella esperienza?
"Di sicuro la seconda, al di là dell’episodio nel derby. A Roma sono stato bene, ho conosciuto grandi giocatori, un personaggio fantastico come Mazzone, ero uno dei protagonisti di una difesa molto forte e facevo parte di un gruppo che ha avviato la splendida carriera di Totti. Peccato non aver vinto, ma per fortuna Sensi poi ci è riuscito e lo ha meritato. Io prima di venire a Roma vivevo a Genova con i miei genitori, non avevo esperienze esterne. Poi è morta mia mamma e mi sono trovato a gestire da lontano mio papà che era da solo. Non ero sereno. Superato quel momento, sono stato bene".

E quel mani al derby?
"Resta ma non ci penso più. Sono dinamiche del calcio".

Avete preso l’opposto di Giampaolo, Stankovic.
"L’allievo di Mou, appunto. Ecco, ci serviva uno così: comunicativo, grintoso, leader. Come il suo maestro José".

Villar che giocatore è?
"Credo molto in lui. Molto tecnico, non è un lottatore. Ecco, se migliora questo aspetto, ci potrà dare una grossa mano".


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