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Stadio a Tor di Valle, Raggi: "Berdini si opponeva al progetto, ma senza adottare nessun atto concreto"

di Danilo Budite

Come scrive Il Corriere della Sera, la sindaca di Roma Virginia Raggi, rispondendo alle domande del pm Luigia Spinelli, ha fatto luce sulla vicenda del naufragato progetto per il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle: “Prima di revocare la delibera di pubblico interesse, chiesi un parere all’Avvocatura che paventò il rischio di dover pagare enormi risarcimenti ai privati. L’assessore Berdini era però irremovibile e ci stava portando a schiantare, opponendosi al progetto con interviste e proclami ma senza adottare nessun atto concreto. Era da poco stato arrestato il mio capo di Gabinetto, Raffaele Marra, e anche per evitare un nuovo caso politico e fare tutto con la massima chiarezza, il Movimento mi propose allora la figura di Lanzalone quale avvocato esperto di urbanistica. Proposi a Berdini di farsi affiancare da lui, ma rifiutò“.

La sindaca ha poi aggiunto: “Quando presi le deleghe dell’urbanistica nel febbraio 2017. Lanzalone mi fece da consulente. Incontrava anche i privati, ma la linea politica era mia. C’erano tensioni e la maggioranza era spaccata ma la sua figura tranquillizzò Beppe Grillo. Fu difficile per me far comprendere ai consiglieri che diventando maggioranza dovevamo tenere conto delle conseguenze della revoca. Dissi loro: o approviamo la colata di cemento, o revochiamo la delibera ma tutti dovete essere presenti al voto senza mal di pancia, o troviamo una soluzione per limitare i danni. Decidemmo di modificare il progetto, rendendolo migliore e più sostenibile“.


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