Tancredi: "Con il VAR avremmo avuto uno scudetto e una Coppa dei Campioni in più"
Franco Tancredi compie 70 anni e La Gazzetta dello Sport ha pubblicato una sua intervista nell'edizione odierna.
Quali sono stati i tre momenti più felici della sua carriera?
"La prima Coppa Italia nel 1980 contro il Torino. Cominciò lì a nascere la grande Roma di Viola e Liedholm. Lo scudetto del 1983 che ci ha reso immortali, la festa del 30 maggio fu incredibile. L’orgoglio di aver vestito la maglia della Nazionale: fui titolare con Bearzot alle Olimpiadi di Los Angeles. A Bearzot è legato però anche un dolore ai Mondiali del Messico nel 1986: prima del torneo tenne a lungo sulla corda me e Galli alternandoci, poi preferì Giovanni, ma sinceramente meritavo di giocare io".
Non me ne voglia se ricordo anche tre momenti tristi: il gol annullato a Turone con la Juve nel 1981; la Coppa dei Campioni persa all’Olimpico con il Liverpool nel 1984; lo scudetto buttato con il Lecce in casa nel 1986. Quale ferita ancora sanguina?
"La sconfitta con il Lecce è l’assurdo del calcio, ma la vera ferita che non si rimarginerà mai resta la sconfitta con il Liverpool. Sembrava la storia perfetta: si giocava a Roma, c’era un entusiasmo pazzesco, quella squadra bellissima avrebbe meritato di finire il suo ciclo con quel trionfo. Invece ci successe di tutto in negativo, a partire dal gol di Neal viziato da un fallo su di me. A noi mancava Maldera, uscì Pruzzo, si infortunò Cerezo… E finimmo ai rigori con pochi tiratori".
Il VAR?
"Col Var avrebbero annullato il gol di Neal e concesso quello di Turone e oggi avrei uno scudetto e una Coppa dei Campioni in più, le pare poco?".
Esprima un desiderio per i suoi 70 anni
"Mi basta l’affetto della mia famiglia. L’unico desiderio che ho è impossibile da realizzare".
Quale sarebbe?
"Far ritirare quai maledetti rigori con il Liverpool. Sono certo che qualcuno stavolta lo parerei".