Tiago Pinto in Procura per la questione inno: cosa rischiano i dirigenti e la Roma
Nel pomeriggio di ieri il GM Tiago Pinto e Maurizio Lombardo, Chief Football Operating Officer del club, accompagnati dall'avvocato Antonio Conte, si sono recati in Procura per chiarire l'episodio del 23 settembre scorso, quando prima del calcio d'inizio di Roma-Udinese la società giallorossa aveva deciso di riprodurre "Roma Roma", violando la nota che vieta la diffusione dell'inno dopo quello della Serie A.
COSA RISCHIA LA ROMA - Secondo quanto scrive Il Tempo, nella tesi difensiva della Roma si fa riferimento a quanto accade all'Allianz Stadium, dove il brano motivazionale "Come on" viene fatto risuonare sempre nei secondi precedenti il match. Il procedimento è ancora nella fase istruttoria, con la Procura che sta raccogliendo le deposizioni del club. Nei prossimi giorni sarà presentata ancora una memoria difensiva e verrà ascoltato l'ex CEO Guido Fienga. Al termine, si deciderà la sentenza: i dirigenti della Roma rischiano il deferimento per responsabilità oggettiva, mentre il club potrebbe essere sanzionato con una multa.
Per la cronaca, l'incontro in questione Roma-Udinese si chiuse sul punteggio di 1-0 per la formazione giallorossa, con rete di Abraham nel corso del primo tempo su uno splendido assist di Calafiori. Domani la Roma torna in campo all'Olimpico contro il Napoli, auspicando che possa ripetere quella vittoria.