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Tommasi: "Speriamo ci siano le condizioni per ripartire. Pronti a fare la nostra parte per salvare il sistema"

di Marco Rossi Mercanti

Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, ha rilasciato un'intervista a Libero. Eccone uno stralcio:

Quanto è concreta la possibilità di chiuderla qui? 
"Noi speriamo che ci siano le condizioni per tornare in campo, ma lunedì abbiamo affrontato per la prima volta questa prospettiva. E abbiamo detto che siamo pronti a fare la nostra parte per salvare il sistema".

Se si riprende a porte chiuse ci saranno danni comunque. E servirà un sacrificio sugli stipendi…
"I calciatori sembra che siano l’unico costo… La verità è che lo stop alla stagione certifica una situazione: senza classifica non ci sono i bonus legati al risultato. In caso di ripresa, invece, bisognerà calcolare i danni per i club e le richieste ai calciatori. E se un giocatore ha già un accordo con un’altra squadra dal 1° luglio? Prolunga o cambia maglia? Sono temi da affrontare in fretta".

Quali sono le condizioni minime per riprendere? 
"Innanzitutto deve esserci una prospettiva che oggi manca. Al momento le persone devono limitare i nostri spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per sperare. Anzi, c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione inidoneità sportiva: Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti…"


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