Tor di Valle, il pignoramento non è un problema. Ma resta l'idea Flaminio
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola fa il punto sul progetto del nuovo stadio della Roma. Il pignoramento che pende sui terreni di Tor di Valle non è tanto un problema materiale, visto che si tratta di versare 1,16 milioni entro il 18 dicembre, a fronte di un investimento miliardario, quanto di immagine. Inoltre, i costi e la filosofia dell'operazione - scrive la rosea - non convincerebbero il nuovo management romanista, che potrebbe pensare alla riqualificazione del Flaminio, sul quale però ci sono dei vincoli, con una ristrutturazione di un paio d'anni a un costo di 350 milioni. L'ipotesi del quotidiano è che per ottenerlo in concessione per 99 annui la Roma potrebbe rinunciare a eventuali cause contro il Comune per il mancato completamento dell'iter di Tor di Valle. L'alternativa resta sempre Tor Vergata.