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Torino, Cairo: "Alcuni presidenti stanno facendo i fenomeni. Mi riferisco a De Laurentiis e Lotito? Chiedetelo a loro..."

di Marco Rossi Mercanti

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha concesso un'intervista a La Stampa. Eccone uno stralcio:

Il futuro della Serie A?
«Se penso che nell’assemblea di Lega del 10 marzo c’era ancora chi parlava di allenarsi e di tornare a giocare, è logico che si sia perso tempo.Quei discorsi,a risentirli ora,sembrano lunari. Io lo dissi subito, "se non prendiamo decisioni drastiche, anche spostare i tifosi contribuirà ad aumentare esponenzialmente i contagiati"».

Il clima in Lega e i dissensi con alcuni presidenti?
«Questa emergenza ci ha compattato, c’è più unità di prima. Molti falchi sono diventate colombe anche se è rimasto qualcuno che vuole fare il fenomeno, che rompe il fronte per avere vantaggi. Furbizie, atteggiamenti di piccolo cabotaggio. Non è il momento. Mi riferisco a De Laurentiis e Lotito? Chiedetelo a loro. Solo, mi sembra una follia sostenere una tesi sulla base dei dati del contagio. Dire "la mia regione non ha problemi" con una situazione così in evoluzione è una frase infelice. Poi esplode il virus a Fondi e allora... le altre società non la pensano così. Perché lo fanno? Immagino per interessi sportivi, forse per avvantaggiarsi nella preparazione».

Finire il campionato? 
«Inutile avventurarsi in previsioni, davanti a una pandemia noi non possiamo che navigare a vista. Fissare un inizio o una fine ora è senza senso, ma nel caso riprendessimo l’ipotesi porte chiuse è la più probabile».


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