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Roma femminile, Bartoli: "Contro la Juve servirà grinta, rispetto all'andata abbiamo più consapevolezza. La Prima squadra può uscire da questo momento solo rimanendo unita"

di Andrea Cioccio

Elisa Bartoli, capitano della Roma femminile, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport, in cui si è soffermata sulla sfida di domenica contro la capolista Juventus ma anche sulla Prima squadra. Queste le sue parole:

Capitano e tifosa della Roma, ma il tuo soprannome è Ringhio...
"Quando ho iniziato con la Roma CF Gioia Masia mi ha dato questo soprannome per la grinta che mettevo in campo e mi è rimasto quello".

Quanta grinta serve domenica?
"Tantissima. Dobbiamo cercare di essere aggressive e dare meno spazio possibile. La Juve è forte e prima in classifica, se lasci spazio a una squadra così diventa ingiocabile".

Uno dei punti di forza è l'esser tecniche. Sono armi utili?
"Siamo giovani ma abbiamo più consapevolezza rispetto andata. Useremo questa consapevolezza per essere aggressive per 90 minuti".

Cosa è cambiato rispetto all'andata? Tre vittorie di fila nel girone di ritorno... Come vi siete riprese?
"Siamo in un momento positivo della stagione, abbiamo avuto tempo per trovare identità e gioco. Sapevamo che serviva tempo, ma dopo tanto lavoro stiamo raccogliendo i nostri frutti".

Qual è il vostro obiettivo?
"Vogliamo dare fastidio a tutte poi dobbiamo crescere e migliorarci come squadra. Poi cerchiamo di trovare gioco e sintonia per il prossimo, intanto però magari un terzo posto riusciamo a strapparlo".

Quale avversaria vi ha colpito di più?
"Sicuramente la Juve c'ha devastato all'andata, un 4-0 difficile da digerire ma non eravamo la squadra di adesso. Anche Fiorentina e Milan sono squadre forti ma noi siamo lì e ce la giochiamo".

Obiettivo personale e con la Nazionale?
"Voglio vincere un trofeo con la Roma. La Coppa Italia è ancora in gioco e portarla a casa sarebbe importante. Poi voglio arrivare in forza a giugno per il Mondiale ma lo fai solo facendo bene con il club".

A Roma c'è il fattore romanità che è molto importante. Come mai si crea questo legame?
"Roma è grande e ti dà tanto amore. È un fatto di cuore che ci fa attaccare forte a questa squadra. La romanità è una sensazione unica, diversa da ogni squadra e città".

La Roma di Di Francesco come può uscire da questo momento di difficoltà?
"Da questi momenti si esce solo stando uniti. È l'unica soluzione".


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