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Roma Femminile, Bavagnoli: "Ci ho sempre creduto, sono contentissima. Ringrazio Friedkin e Tiago Pinto"

di Marco Campanella

Nel post partita di Roma-Fiorentina Femminile, ha parlato Betty Bavagnoli

Bavagnoli a La7

Quali sono le sensazioni?
“Oggi conquistiamo uno scudetto, per me in una veste diversa. Ci ho sempre creduto, ho sempre creduto nel voler costruire qualcosa. Questa società mi ha dato tantissima fiducia, ha sempre creduto nel mio lavoro e in quello dei miei colleghi. Ringrazio lo staff, il coach, il direttore sportivo e tutte le persone. Permettetimi di ringraziare il mio club, il Presidente Friedkin, Tiago Pinto e i nostri tifosi, che non ci hanno mai lasciato, anche nel posto più lontano in Europa. Grazie a tutti”.

Quando ha capito che avreste vinto lo scudetto?
“Io sono una persona che finché non c’è la matematica non do per scontato nulla. La partita di sabato scorso ha segnato un passettino in avanti, però gli scenari vanno sempre calcolati tutti. Non era fatta finché l’arbitro non ha fischiato. Sono contentissima”.

Ora sarà più difficile continuare a vincere?
“Io credo, come tutti gli sportivi, che è molto importante arrivare, lavorare, ma poi la cosa più importante è riuscire a mantenersi. Questo è il nostro primo scudetto, è storico, ma non ci possiamo accontentare. Dobbiamo fare altri passi in campionato e a livello internazionale. Dovremo essere brave, tutti. La squadra, io, i colleghi, il club. Sicuramente la cosa più difficile è mantenersi”.

È più difficile vincere lo scudetto da giocatrice o in questo ruolo?
“Forse è più difficile in questo ruolo. Quando li ho vinti da giocatrice sai cosa puoi dare, ti sfoghi, riversi la tua energia in campo, sugli spalti non puoi farlo”.

Dove prosegue la festa?
“Oggi no. Non ci permettiamo ancora di fare questo tipo di festeggiamenti. Ci sarà sicuramente nel prossimo futuro”.

Bavagnoli ai canali ufficiali del club

Cinque anni fa sei arrivata in panchina. Oggi da dirigente ha portato lo scudetto a Roma?
“Sì, è vero. Vivere questa gioia così grande, che mi fa sentire così orgogliosa e fiera di questo traguardo, mi porta a fare dei ringraziamenti. Perché sono veramente, profondamente, grata a questo Club, all’AS Roma. Al mio presidente, Dan Friedkin, a Tiago Pinto, la nuova amministratrice delegata, Lina Souloukou, tutte le persone che ci sono dietro all’interno del Club ci hanno sempre supportato con il loro lavoro per farci vivere questi momenti magici. E poi grazie ai nostri tifosi. Sono tifosi incredibili, ci hanno seguito sempre e dovunque, nei posti più lontani in Europa, in Italia, sono stati un valore in più sul campo. Questo titolo lo dedico a loro, al mio Club, alle persone che ho citato”.

È veramente magico vincere a Roma?
“Sì, è una gioia profonda, ti prende le viscere. A volte i romani, i romanisti, mi spiegano che cosa significa. All’inizio non riuscivo a capire bene, ora ho capito qual è la differenza. È un pubblico passionale, li devo ringraziare per ogni partita e per ogni cosa che ci dimostrano quotidianamente”.

Questa vittoria è anche una crescita per il movimento.
“Sicuramente. Per noi, per l’AS Roma è un traguardo storico. Ma non dobbiamo dimenticare il percorso che è stato fatto in questi ultimi anni. Quello che tutte le società professionistiche hanno contribuito a fare. Il fatto di essere entrati nel campionato pochi anni fa, il passaggio al professionismo dell’anno scorso. Sono passi da giganti. Noi, come addetti ai lavori, sappiamo cosa bisogna fare per migliorare le cose, per cercare di costruire sempre di più. Ma dobbiamo ringraziare davvero tutte le componenti. Si vince come gruppo e si continua a investire come gruppo”. 


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