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Roma Femminile, Giugliano: "Mi trovo bene qui, il gruppo è unito. Un onore essere premiata come migliore giocatrice dell'anno"

di Simone Valdarchi

Manuela Giugliano, calciatrice della Roma Femminile, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Rai nella trasmissione Dribbling. Di seguito, le sue dichiarazioni:

"Un onore essere premiata come migliore giocatrice dell'anno, soprattutto perché sono stata scelta dalle mie compagne, questo per me è fondamentale, vuol dire che sono riuscita a fargli vivere un calcio mio".

Salire sul palco con Cristiano Ronaldo?
"Stare al fianco del calciatore più forte del mondo è stata un'emozione unica".

Ti ha detto qualcosa?
"Sì, mi ha fatto i complimenti e mi sono emozionata".

Credi di poter migliorare in campo?
"Devo rimanere me stessa, per continuare a dare il meglio dentro e fuori al campo, se ci riesco penso di poter fare grandi cose".

A chi hai detto per primo del premio vinto?
"A mio padre. Io e lui abbiamo un rapporto bellissimo, lo sento sempre vicino e lo cerco in tribuna ogni volta che segno. Anche se alcune volte non è presente fisicamente, sento che mi arriva una parola di conforto da lui".

Sei stata una delle protagoniste di un anno di cambiamento per il calcio femminile.
"Noi siamo la base per questo nuovo mondo. Noi lo facciamo per passione, vorremmo avere gli stessi diritti dei nostri colleghi uomini, speriamo che in tanti continuino ad aiutarci e a credere nel nostro movimento".

Incarnate una lotta alla discriminazione, si stanno facendo passi in avanti secondo te?
"Noto, giorno dopo giorno, che le cose stanno cambiano, anche se lentamente purtroppo".

Il tuo arrivo alla Roma.
"Mi trovo benissimo, ho trovato un gruppo unito e intelligente. Roma è una città bellissima, all'inizio non credevo di potermi ad adattare ad un posto così caotico. Sono innamorata di Piazza di Spagna, ci vado praticamente tutti i giorni".

Sugli studi e sul futuro.
"Quest'anno prenderò, spero, il diploma in Marketing e Finanza. Spero, per il mio futuro, di creare una base e una stabilità personale. Voglio essere ricordata perché faccio divertire in campo, non per quanto vinco".


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