Roma Femminile, Spugna: "Non è stata la nostra peggiore Champions. Dobbiamo tornare a giocarla". VIDEO!
Fonte: dall'inviato Gabriele Chiocchio
Al termine di Roma-Galatasaray, il coach giallorosso Alessandro Spugna ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
Domanda di Vocegiallorossa.it - Considera questa esperienza di Champions League la peggiore delle tre? Se sì, dipende da fattori di campo o extra campo?
“Non è stata la peggiore perché, come ho già detto, quando ti trovi ad affrontare un girone come questo, può capitare di non riuscire ad arrivare tra le prime quattro. Per cui, dal punto di vista del percorso e dell’esperienza, assolutamente non la considero la peggiore. Non saprei fare una classifica. Il primo anno di Champions andiamo ai quarti di finale, ma dobbiamo essere onesti e sinceri: affrontiamo due squadre al di sotto del nostro livello, quindi riusciamo a passare il turno. Anche lì, giochiamo con il Wolfsburg, una la pareggiamo e una la perdiamo, e poi affrontiamo il Barcellona nei quarti. Sicuramente è stato un bel percorso, positivo per il primo anno, e penso che fosse la giusta situazione affrontare squadre alla nostra portata. Nel secondo anno, lo scorso anno, facciamo un percorso di valore: ci giochiamo la qualificazione fino a pochi minuti dall’ultima partita. Quest’anno, invece, il valore di Lione e Wolfsburg era nettamente superiore. Il fatto di arrivare a pari punti con loro, secondo me, dà valore al nostro percorso. Poi, come ho detto, andiamo a giocare una partita a Wolfsburg con tante assenze, e questo ci penalizza e ci condiziona tanto. Non voglio cercare alibi, né darne, però è chiaro che affrontare una partita così decisiva senza giocatrici importanti non è facile. Ripeto, il posto della squadra che merita è assolutamente quello di passare il turno. È un percorso più o meno simile a quello della scorsa stagione, perché il valore delle squadre affrontate è stato molto alto. La cosa che dobbiamo sicuramente cercare di fare è tornare a giocare questa competizione e farci trovare ancora più pronti, perché il livello si sta alzando. Come ho detto ieri, se noi proviamo ad andare a 100 km all’ora, certi club in Europa viaggiano a 300, e raggiungerli non è facile. Dobbiamo provare ad alzare l’asticella. In che modo? Primo, continuando a lavorare; secondo, cercando di reclutare calciatrici che possano darci un ulteriore aiuto”.
C’è rammarico?
“Guarda, sì, il rammarico c’è, perché quando esci da una competizione c’è sempre un po’ di delusione. Però vorrei sottolineare che chiudere a nove punti questo girone non è affatto scontato. Mi sembra sia l’unico girone, compresi quelli che devono ancora giocare domani, in cui ci sono due squadre a pari punti al secondo posto, e questo la dice lunga sul livello delle otto squadre che andranno ai quarti di finale. Quindi dobbiamo essere comunque contenti e orgogliosi del percorso che abbiamo fatto. Purtroppo abbiamo sbagliato la partita più importante, complice alcune situazioni, ma finiamo con nove punti, e prima di iniziare il girone non era affatto scontato”.
La più bella fotografia arriva da Ventriglia. Che calciatrice è?
“Allora, intanto è bello vedere una giocatrice che ha appena compiuto 17 anni, determinata già al suo ingresso contro il Napoli e che oggi, al suo esordio in Champions League, segna un gol. È davvero una cosa bella. Non lo avevamo nascosto: stava facendo il suo normale percorso nel settore giovanile, era in Primavera, e spesso si allena con noi. Un po’ per necessità, un po’ per merito, c’è stata l’opportunità di metterla in campo. L’abbiamo fatto e lei ha risposto in maniera bella e importante. Però, con lei come con tutte le giovani, dobbiamo avere la giusta pazienza, tranquillità e calma. Non dobbiamo metterle in testa aspettative di nessun tipo. Devono continuare a lavorare per fare il loro percorso. Ora sappiamo che è una calciatrice che, quando ci sarà bisogno, si farà sicuramente trovare pronta. Prima le ho detto di non accontentarsi, perché non abbiamo ancora iniziato. Però bene, siamo felici. Se lo merita: è una ragazza seria, che si allena molto bene, e di questo siamo contenti”.
Può dare un consiglio al Galatasaray?
“La Champions League è una competizione molto difficile. Credo che l’unica cosa che ti permette di migliorare, partecipando alla Champions, sia affrontare squadre di valore superiore, come è successo in questo girone. Questo è l’unico modo per crescere, per migliorare e per dare autostima alle calciatrici. Questa è la cosa più importante. Credo che l’allenatore del Galatasaray sappia bene tutto ciò che c’è da fare per migliorare la squadra”.
Si aspetta partenze e arrivi da questo mercato? Che ruolo va rinforzato di più?
“Allora, intanto, il mercato di gennaio ci ha sempre regalato qualche rinforzo importante negli anni, come Haavi e Pilgrim. insomma, negli anni sono arrivate giocatrici che ci hanno dato qualcosa in più anche nel percorso. Siamo attenti, attenti a capire se ci sono movimenti da fare. La domanda? No, no, va bene, la verità è questa: stiamo attenti e cercheremo di capire dove intervenire. Tuttavia, questo è un mercato sempre un po’ particolare, no? Perché rischi magari di prendere una giocatrice scontenta altrove. È un mercato che va ponderato bene. Se ci sarà la possibilità di fare qualcosa, lo faremo, ma deve essere qualcosa che migliori davvero la situazione. Altrimenti, non credo abbia senso intervenire. Vedremo. Il ruolo? Ora direi in attacco, ma i migliori arrivi devono essere Viens e Pilgrim, perché le abbiamo avute nulla e ci possono dare qualcosa in più”.