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Roma Femminile, Spugna: "Ottimo risultato, ma abbiamo avuto poca pazienza. I tanti gol sbagliati? C'era troppa fretta nel concludere"

di Emiliano Tomasini

Nel post partita di Roma Femminile-Vorskla Poltava ha parlato Alessandro Spugna.

Alessandro Spugna in mixed zone

Diversi i gol sbagliati, come mai? Ci sono forse supponenza e presunzione?
«Supponenza e presunzione non credo. Credo ci sia un po' fretta nel concludere, questo è portato dalla voglia di fare gol. A un certo punto è sembrato che tutte volessero segnare. Invece bisogna avere pazienza contro squadre che si difendono con tutte le loro giocatrici dentro la propria area di rigore. Gli spazi sono pochi e bisogna arrivare a calciare in maniera più pulita. Invece c'era troppa fretta. Tra il primo e il secondo tempo ho detto: "Non dobbiamo fare il grandissimo gol, dobbiamo fare gol. Facciamolo facendo le cose normali, perché se vogliamo fare gol in rovesciata o di tacco... facciamo i gol che dobbiamo fare". In campo europeo poi è così, se concedi qualcosa rischi di subirlo. È vero, oggi non abbiamo subìto nemmeno un tiro in porta, però secondo me nel primo tempo potevamo chiudere con un margine più ampio e gestire le energie in maniera differente. Però abbiamo fatto comunque tre gol e questo è sicuramente un ottimo risultato".

Alessandro Spugna ai canali del club

Che non sarebbe stata una partita scontata lo avevamo detto: la Roma ha creato tantissimo nel primo tempo, che si è però chiuso sull’1-0.
“Di scontato in Europa non c’è nulla. È stato difficile giocare contro una squadra che si è difesa con tutte le calciatrici possibili: a un certo punto erano in dieci dentro l’area di rigore. Dovevamo essere un po’ più lucide nel gestire meglio determinati spazi, provando a cercare gli spazi muovendo un po’ di più la palla. Ma alla fine abbiamo fatto tre gol e le occasioni create sono state tante. Ripeto, forse abbiamo forzato un po’… C''era la voglia di fare gol, di risolverla nei primi minuti, ma siamo andate a scontrarci contro tante magliette bianche, e quindi abbiamo incontrato delle difficoltà”.

Cosa ha detto alle ragazze tra primo tempo e secondo tempo?
“Ho detto solo che dovevamo muovere palla più velocemente, ma avere la pazienza di andare a concludere, perché tante volte forzavamo la conclusione in modo non corretto, e questo ci portava a sbagliare sotto porta, ad andare al contrasto con loro. E invece dovevamo calciare in maniera più pulita. Tutto lì. Poi, ripeto, lo abbiamo fatto: nel secondo tempo abbiamo avuto due, tre situazioni nitide e abbiamo fatto gol. E in vista del ritorno, questo ci mette in una condizione molto più agevole”.

Nel prepartita aveva chiesto l’applauso del Tre Fontane, e ne arrivato più di uno. Il rispetto è regnato per tutta la gara e anche nel finale.
“Assolutamente. Il pubblico a Roma è sempre fantastico per queste cose. Loro vivono una condizione non semplice, ed era giusto accoglierle così, dando loro la possibilità di vivere una settimana in tranquillità. Adesso giocheremo un’altra gara con loro, quella di ritorno, ma era davvero necessario che venissero accolte in questo modo”.


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