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Roma Femminile, Spugna: "Volevamo la finale, ma accettiamo il risultato. Questa partita ci deve insegnare che l’intensità si sta alzando tanto"

di Marco Rossi Mercanti

Nel postpartita di Roma-Milan, ha parlato Alessandro Spugna.

Spugna a La7

Cosa è mancato?
“Abbiamo concesso qualcosa di troppo nel primo tempo, il Milan ha segnato su due nostri errori. Il Milan ha portato meritatamente a casa il primo tempo, nella ripresa siamo cambiati dal punto di vista dell’intensità, abbiamo segnato e con un pizzico di fortuna potevamo pareggiare. Ci tenevamo a fare la finale, accettiamo il risultato”.

Si poteva far meglio?
“Dovevamo essere molto più attenti in queste circostanze, Ciccotti purtroppo era entrata bene ma poi si è fatta male. Lazaro ha cambiato l’inerzia davanti, sono contento per loro”.

Spugna ai canali ufficiali della Roma

Un risultato che fa male, soprattutto per come è andata la gara. La Roma ci ha provato fino all’ultimo a recuperarla.
“Sì, fa male. È chiaro che le partite bisogna giocarle bene fin da subito. Nei primi 10-15 minuti l’avevamo anche iniziata bene, però poi ci siamo un pochettino disunite, ci siamo un po’ abbassate. Gli episodi dei gol sono da rivedere, ma sembravano situazioni facili da leggere. Nel secondo tempo abbiamo fatto una gara diversa, con mentalità, atteggiamento importante, riuscendo quasi a metterla a posto. Sono entrate molto bene le ragazze dalla panchina, e questo è un aspetto molto positivo. Questa partita ci deve insegnare che l’intensità si sta alzando tanto. Oggi il Milan ha fatto una partita caparbia fin dal primo minuto. Bisogna lottare sempre”.

Ha cercato di dare una scossa tra primo e secondo tempo, anche nella ripresa stessa. Qual è la vera Roma?
“La vera Roma deve essere aggressiva, capace di provare a comandare sempre la partita, a prescindere dai ruoli e dai sistemi. Tutto deve partire dalla determinazione, dalla fame, di voler ottenere risultati in ogni partita. Altrimenti moduli e sistemi contano relativamente”.

Questo è l’insegnamento che la squadra deve portarsi dietro per il futuro?
“Sì, assolutamente. Ora dobbiamo continuare sulla strada già intrapresa. In campionato siamo al secondo posto, continuando a giocare con intensità. Poi c’è la Coppa Italia. Una Coppa Italia in cui vogliamo arrivare fino in fondo, provando a difendere il titolo conquistato la scorsa stagione. Però, ripeto, senza fame e determinazione sarà difficile”.


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