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Roma Femminile, Swaby: "Lo stop della Serie A ci ha di nuovo aperto gli occhi su quanta iniquità c'è tra calciatori e calciatrici"

di Luca d'Alessandro

Allyson Swaby, qualche giorno fa sul proprio profilo Instagram si è messa in evidenza per un suo sfogo contro il razzismo. La difensora della Roma è stata intervistata a tal proposito e su quello che si può fare nel calcio, da Sky Sports: "È un qualcosa di cui si sarebbe dovuto parlare tanto tempo fa, soprattutto negli sport. Adesso siamo in una posizione interessante perché andiamo avanti e non saranno tollerate più queste cose. Si vedrà la vera natura dei club e delle amministrazioni su come risponderanno a ciò. Uno schiaffetto ai polsi non servirà più, ecco perché il dialogo è estremamente importante. Che genere di protocolli saranno messi in atto quando ci saranno incidenti razziali, cosa succederà? Le persone come me non vogliono tollerare, ci deve essere un'azione messa in atto". Alla Swaby poi viene chiesto del suo sfogo su Instagram: "Molta gente pensa che il razzismo sia un qualcosa di evidente ed è sotto gli occhi di tutti, ma la gente lo ignora. Molte delle cose messe nel post sono successe a me da parte dei miei compagni. Loro non avevano idea quanto mi potevano ferire. Sono stata felice e abile nell'aprire un dialogo con la gente per mostrare che non sia sempre cosi ovvia la cosa". 

Il campionato femminile di Serie A è stato interrotto questa settimana
"Voglio che questa cosa continui. Siamo alla 15simo giorno di proteste e la gente si interroga su quanto continueranno. Per me anche per tutto il resto del 2020, dobbiamo essere sicuri che questi dialoghi avvengano. Per quanto riguarda il calcio, mi vedo nella Roma nel 2020 per riprendere da dove ci siamo interrotte. Ci sono ancora delle discrepanze tra noi che non siamo state in grado di completare la stagione, mentre gli uomini sì. È un qualcosa di super deludente. Pensavamo di aver fatto dei passi in avanti, ma abbiamo dovuto aprire gli occhi su quanta iniquità c'è tra calciatori e calciatrici. Non so per quanto tempo ci sarà o quante stagioni o se starò ancora giocando quando verrà raggiunta la parità. La crescita negli ultimi tre o quattro anni è stata eccezionale ma, ovviamente, il Coronavirus ha ritardato le cose positive che stavano accadendo".

Lo stop della Serie A ci ha di nuovo aperto gli occhi su quanta iniquità c'è tra calciatori e calciatrici"


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