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Wenninger: "A parte il Wolfsburg, possiamo battere le altre due squadre e qualificarci ai quarti di finale della Women's Champions League"

di Luca d'Alessandro
Fonte: Traduzione a cura di Luca d'Alessandro

Carina Wenninger, difensore della Roma, è stata protagonista del podcast "Their Pitch", dove ha parlato del club giallorosso e della fase a gironi della Women's Champions League che le giallorosse inizieranno il prossimo giovedì. 

Come ti trovi con il capitano Elisa Bartoli: 
"Lei è molto carina. E mi piace molto giocare accanto a lei. Per me è fantastico stare alla Roma. Veramente, questo succede molto in questo momento in cui sto imparando l'italiano ed Elisa non parla molto l'inglese, ma penso che ci sia il giusto feeling, la giusta connessione tra noi. Abbiamo la stessa mentalità, la stessa leadership, la stessa età. Proviamo a motivare il team e penso che posso imparare molto da lei. È molto interessante vedere come fa le cose con esperienza e ammiro questa cosa. In molte sfaccettature il modo di fare italiano è diverso dalla mia mentalità austro-germanica, ma amo averla accanto a me sul terreno di gioco". 

Il Bayern Monaco:
"Sono andata molto giovane a giocare a Monaco, perché era l'unico modo di essere una professionista, visto che in Austria non era possibile. Quello tedesco è un campionato di alto livello, soprattutto dal punto di vista atletico. Se dovessi fare un paragone con il campionato italiano direi che la Serie A è molto molto tattica, con allenatori giovani che praticano la difesa a 3 che per me è un grande cambiamento dal punto di vista tattico. Il campionato tedesco dal punto di vista atletico è simile a quello inglese e quello svedese". 

Com'è stato per te passare da un top team europeo a una squadra come la Roma che si è qualificata per la prima volta alla fase a gironi di Champions League?
"Per me è bellissimo (essere alla Roma, ndr). Veramente, sono arrivata qui e specialmente in Champions League ho visto nella faccia della gente, delle calciatrici e delle persone dello staff la felicità e l'orgoglio di quanto raggiunto in un breve lasso di tempo come 5 anni. Un qualcosa di impressionante e che mi è piaciuto molto. Al Bayern Monaco raggiungere la fase a gironi era una cosa considerata normale, probabilmente l'obiettivo era quello di raggiungere i quarti di finale. Il passaggio alla Roma per me è interessante perché può farmi migliorare come persona e come calciatrice in una maniera diversa, rispetto all'esperienza degli anni precedenti". 

Come pensi ti possa migliorare l'esperienza in Italia?
"Penso possa migliorarmi come persona dal punto di vista culturale e dal punto di vista calcistico. Come ho detto prima c'è la questione tattica, poi penso che mi faccia bene dal punto di vista della creatività perché posso prendere più decisioni. Poi il fatto di uscire dalla mia comfort zone e imparare un'altra lingua".  

Perché hai scelto la Roma?
"Per molte ragioni, la prima è che mi piace l'Italia. Mi piace la positività della gente, da austriaca ero solita andare al mare in vacanza in Italia, poi mi sono detta a me stessa di non essere più giovane e avevo voglia di provare un'esperienza differente dal punto di vista linguistico e culturale, volevo qualcosa che mi facesse abbandonare la mia conmfort zone. La Roma non era l'unico club con cui il mio agente era in contatto, ma avevo una giusta sensazione a riguardo, poi per la città. Non volevo fare un passo indietro e la Roma era una buona squadra che giocava in Champions League. 

Come sarà giocare la fase a gironi di Champions League?
"Sarà fantastico. Noi non avremo nulla da perdere. Siamo nella situazione perfetta per chiunque pratica lo sport. Siamo dove volevamo essere e per noi sarà qualcosa da goderci a pieno. A parte questo siamo in un gruppo in cui è possibile raggiungere i quarti di finale e proveremo a farlo. Voglio godermi ogni partita di Champions con la Roma". 

Cosa c'è di speciale in questa squadra? 
"La gente romana in generale vive il calcio in maniera molto passionale e questa è una cosa molto bella. Un'altra cosa che mi ha colpito è lo staff che è molto, molto preparato". 

A parte il Wolfsburg pensi che le altre due squadre siano alla portata della Roma? 
"Sicuramente per le qualità che abbiamo in rosa. Ma non ci sono molte calciatrici che hanno giocato in Champions League a questi livelli e per la mia esperienza posso dire che non sempre la squadra migliore va avanti, bisogna giocare in maniera intelligente. Da questo punto di vista lo Slavia Praga ha più esperienza di noi. Sarò sincera, il Wolfsburg vincerà il girone, ma quando ho visto il sorteggio sono stata felice di essere in questo gruppo perché dalla seconda posizione alla quarta tutto è possibile, ovviamente portando rispetto anche al St. Polten, squadra austriaca come me. Nei playoff abbiamo giocato contro lo Sparta Praga ed è stata una squadra difficile da affrontare. Penso comunque che la Roma abbia la possibilità di battere entrambe le squadre". 

Come pensi che il vostro modo di giocare, dal punto di vista tattico, possa influire nell'affrontare squadre abituate a un altro tipo di calcio?
"Noi siamo una squadra che vuole avere il possesso palla che è quello che ci chiede il nostro mister ed è quello che cercheremo di fare anche in Champions League. La Serie A è completamente differente rispetto alle mie esperienze precedenti. Penso che dovremo giocare alla nostra maniera, ma anche riuscire ad adattarci ad alcune situazione. Per esempio non penso che il nostro modo di difendere possa funzionare contro il Wolfsburg. Contro il Paris FC siamo riusciti ad adattarci, giocando una partita ad alto rischio, mostrando la nostra forza che ci ha permesso di arrivare fino alla fase a gironi". 


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