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L'avversario - Arginare Strefezza e occhio a Baschirotto sulle palle alte

di Alessandro Carducci

Sarà il Lecce di Baroni ad affrontare la Roma oggi pomeriggio alle 18:00.

SQUADRA CHIUSA E CONTROPIEDE – Contro le squadre di medio-bassa classifica, i salentini tendono a mantenere un baricentro abbastanza alto per indurre all’errore l’avversario. Contro le big, invece, come accaduto anche nel match del girone di andata contro la Roma, i pugliesi si chiudono cercando di occupare e ostruire le linee di passaggio avversarie, cercando di fare male in contropiede. I giocatori per ripartire rapidamente li fa, da Strefezza a Di Francesco. Il Lecce cerca di arrivare in porta con pochi, e rapidi, passaggi (è la squadra con più passaggi lunghi in Serie A). Ottima la fase difensiva, che consente ai giallorossi pugliesi di subire pochi tiri e pochi gol (settima difesa in Serie A). Da tenere d'occhio Hjulmand, bravo a recuperare palloni e dare geometrie in mezzo al campo.

POCHE OCCASIONI – Il problema della squadra di Baroni è quello di creare poche occasioni da rete. Tutto passa, spesso, dai piedi di Strefezza, il giocatore a tirare di più nel Lecce, a crossare di più, secondo nei dribbling tentati dietro a Banda (ma primo nelle palle perse). Il calciatore brasiliano, con cittadinanza italiana, parte spesso largo a destra ma si accentra lasciando spazio alle sovrapposizione di Gendrey. A sinistra, invece, Di Francesco attacca molto bene la profondità ed è supportato dal terzino sinistro, Gallo.

PALLE DA FERMO – Entrambe le squadre sono pericolose sulle palle alte. Smalling e Ibanez da una parte, Baschirotto (3 gol da corner) dall’altra proveranno a tentare il colpaccio di testa. Un’arma, quella dei calci da fermo, che la Roma sta sfruttando alla perfezione quest’anno.


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