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L'avversario - Bloccare Badelj e Strootman per fermare il Genoa. Occhio a Gudmundsson tra le linee

di Alessandro Carducci
Fonte: Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics

Sarà il Genoa di Gilardino ad affrontare la Roma domani sera alle 20:45.

POCHI GOL – I liguri hanno 4 punti in classifica, 1 in meno della Roma, frutto di 1 vittoria e 1 pareggio, paradossalmente ottenuti rispettivamente contro Lazio e Napoli. I rossoblu, fino a questo momento, si sono distinti per una difesa compatta ma una scarsa pericolosità in zona gol. Non solo il Genoa segna poco ma è anche la squadra a tirare nettamente di meno in Serie A (32 conclusioni contro le 41 della Fiorentina, dati raccolti prima di questo turno infrasettimanale).

COSTRUZIONE – Il Genoa prova a giocare palla a terra, con Badelj e Strootman costantemente cercati dai compagni per iniziare l’azione. Bloccare loro due inaridirebbe le fonti di gioco genoane, costringendo i padroni di casa a lanciare lungo.

FASE DIFENSIVA – Il Genoa, finora, ha puntato a fare tanta densità in mezzo al campo, tenendo le linee strette e senza andare in pressing per non scoprirsi. Un atteggiamento che sta pagando sul piano delle occasioni subite.

I SINGOLI - Il più pericoloso è ovviamente Retegui, riferimento offensivo della squadra di Gilardino, che può giocare sia con il 4-4-2, sia con il 4-3-3, sia con la difesa a 3. Non cambia il fatto che il riferimento offensivo sia Retegui, fin qui in versione cecchino sotto porta. Fondamentale anche l’apporto di Gudmundsson. L’islandese è il calciatore di maggiore talento ma è spesso sacrificato in fase offensiva. Quando, invece, riesce a giocare vicino a Retegui e a trovare spazio tra le linee può diventare pericoloso.


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