L'avversario - Blocco basso per inaridire la manovra del Napoli
Fonte: Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics
Sarà il Napoli di Walter Mazzarri ad affrontare la Roma questa sera alle 20:45.
POSSESSO PALLA – L’elemento di continuità con il passato è rappresentato dal possesso palla. I campani prediligono avere sempre il controllo del pallone. La differenza, rispetto allo scorso anno, è l’incisività di questo possesso che, a volte, risulta sterile.
TUTTO A DESTRA – I partenopei tendono a sovraccaricare la fascia destra con Di Lorenzo abile a sovrapporsi nel corridoio, Anguissa e Politano. Un trio a cui, talvolta, si aggiunge anche Osimhen e che ha come fine ultimo quello di liberare un uomo per il cross, alto o basso che sia. La Roma dovrà stare molto attenta all’uomo che attacca la profondità, in particolare il corridoio destro. Si tratta spesso del già citato Di Lorenzo o di un altro giocatore ma quella fascia potrebbe risultare determinante per il risultato.
DRIBBLING – Oltre al possesso palla, il Napoli può rendersi pericoloso nell’uno contro uno. I due esterni, Kvaratskhelia e Politano, hanno le qualità per saltare il diretto avversario e il georgiano è addirittura il calciatore a tentare più dribbling di media a partita (quasi 11).
LANCI LUNGHI – Il Napoli non disdegna il lancio in verticale, soprattutto per Osimhen che, a campo aperto, può risultare devastante.
BLOCCO BASSO – Gli azzurri, se hanno spazio, sono devastanti mentre quest’anno stanno trovando difficoltà contro le squadre che difendono con un blocco basso, specialità, questa, della Roma. Togliendo profondità alla squadra di Mazzarri, si inaridisce il suo gioco.
PRESSING E BARICENTRO ALTO – Di contro, il Napoli tiene il baricentro alto cercando di mettere pressione alla squadra avversaria nella fase di costruzione, così come prova subito a riconquistare palla, una volta perso il possesso. La Roma dovrà essere molto brava a trovare un uomo libero per far circolare la palla o a trovare Lukaku con lanci lunghi e precisi, per eludere il pressing campano.
PALLE DA FERMO – Gli azzurri non spiccano per pericolosità offensiva sulle palle da fermo e, anzi, al contrario, soffrono questo tipo di situazioni. La Roma è meno pericolosa sui calci piazzati rispetto allo scorso anno, a causa della cessione di Ibanez e dell’indisponibilità di Smalling, ma è comunque un’arma a disposizione della squadra di José Mourinho.