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L'avversario - Come gioca lo Sheriff Tiraspol, alla scoperta del club moldavo

di Alessandro Carducci
Fonte: Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics

Sarà lo Sheriff Tiraspol ad affrontare la Roma nell'esordio stagionale in Europa League, con fischio di inizio fissato per le 18:45.

VERTICALE - La squadra moldava è prima in classifica dopo 5 giornate, a parimerito con Zimbru e Milsami. Gioca sia con una difesa a 4, sia a 5, e si affida principalmente ai lanci per Luvannor, la punta centrale, e Ngom Mbekeli, calciatore camerunese di 24 anni. Quest’ultimo è l’anima e la forza propulsiva dell’attacco dello Sheriff: fisicamente strutturato e agile, svaria per tutto il fronte d’attacco creando occasioni e anche finalizzandole, attaccando la profondità e girando sempre attorno a Luvannor. L’obiettivo dello Sheriff è di giocare rapidamente in verticale, pescando prima un uomo libero tra le linee (spesso Talal, bavo a ricevere tra le linee ma anche ad attaccare la profondità), per poi verticalizzare immediatamente oltre la linea difensiva avversaria.

FASE DI NON POSSESSO – Bordin vuole una squadra sempre in movimento. In campionato, effettua un buon pressing sull’avversario e la curiosità è quella di vedere se proverà a replicare lo stesso atteggiamento contro la Roma, come dichiarato in una delle interviste pre gara, o se assumerà una postura più accorta per non scoprirsi. Solitamente, quando lo Sheriff perde palla la difesa tende a scappare compatta all’indietro, con il risultato di lasciare delle voragini tra la linea difensiva e il centrocampo, con i moldavi che tendono ad allungarsi. Oltre ai nomi già citati, occhio al difensore Garananga, classe 2001, abbastanza abile nell’uno contro uno e agile.


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