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L'avversario - Come giocherà il Torino

di Alessandro Carducci
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di match analyst con Sics

Sarà il Torino di Juric ad affrontare domani la Roma alle 18:30.

LA RICERCA DELLA PROFONDITÀ – La squadra granata prova ad avere il controllo della partita, gestendo la palla il tempo necessario per trovare il modo per attaccare la profondità con i tre giocatori offensivi. È la formazione, in Serie A, ad andare più volte in fuorigioco e tra verticalizzazioni, triangolazioni e movimenti senza palla ha come obiettivo quello di liberare un uomo dietro la linea difensiva avversaria. Molto importanti i movimenti di Vlasic, che svaria per tutta la trequarti, e di Radonjic, il quale spesso viene incontro per ricevere palla da Buongiorno, uomo chiave nell’impostazione dalla linea difensiva. Se in fase difensiva Buongiorno sarà l’uomo che dovrà uscire e seguire Dybala (come accennato da Juric in conferenza stampa), il difensore granata sarà anche utile in fase di costruzione, con un asse consolidato con Radonjic. È proprio il serbo, infatti, il calciatore a cui Buongiorno effettua più spesso un passaggio chiave (e per passaggi chiave si intendono quelle verticalizzazioni che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea avversaria). È molto probabile che Mancini si stacchi dalla linea per seguire Radonjic.

DRIBBLING – Mancini avrà, quindi, il compito di non far girare Radonjic perché il serbo, nell’uno contro uno, prova costantemente a puntare l’uomo, come testimonia anche il dato sui dribbling effettuati ogni 90 minuti, in cui l’attaccante del Toro è secondo in Serie A (9,31 tentativi a partita, solo Boga fa meglio con 12,35).

RICCI – Nel cuore della manovra, l’uomo chiave è invece Samuele Ricci. Classe ’91, il centrocampista nato a Pontedera è abile nel trovare la mattonella libera e farsi dare palla smarcato, mostrando una notevole intelligenza calcistica.

PRESSING – Il Torino esercita una discreta pressione per infastidire la manovra avversaria. Non un pressing tutto campo, ma un tentativo (a volte robusto) di disturbare gli avversari.

FASCIA DESTRA – Sulla propria fascia destra, invece, il Torino può andare in difficoltà. Singo è più attento ed efficace in fase offensiva che in quella di contenimento e, spesso, i pericoli per i granata vengono da quel lato, lì dove agirà Spinazzola.

DUELLI AEREI – Il Torino ha una percentuale molto bassa di successo nelle palle alte, ponendosi in quint’ultima posizione in questa particolare classifica. È inoltre la seconda squadra a subire più gol di testa (9), insieme all’Empoli. Ha fatto peggio solo il Milan (10).


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