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L'avversario - Due calciatori fondamentali e la sofferenza sulla fascia destra

di Alessandro Carducci
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci

Sarà il Bologna di Thiago Motta il primo avversario dell’anno per la Roma, con il match in programma oggi alle 16:30.

SISTEMA A 4 – Dopo l’arrivo di Thiago Motta, il Bologna è passato al 4-2-3-1, sfruttando sì le fasce ma più che altro in funzione di trovare un uomo libero in mezzo al campo.

ARNAUTOVIC – L’attaccante austriaco è il fulcro offensivo della squadra. I rossoblu sono tra i club a tentare maggiormente il lancio lungo in Serie A e lo fanno perché Arnautovic è bravissimo a difendere e addomesticare il pallone, con i suoi compagni pronti a scattare per farsi servire in profondità. Non sono rari, infatti, gli inserimenti fulminei dei trequartisti o dei centrocampisti per provare a bucare le difese avversarie. Arnautovic fa molto movimento su tutta la trequarti offensiva, pronto, ovviamente, anche lui ad attaccare lo spazio per ricevere palla.

DOMINGUEZ – L’argentino è l’altro calciatore fondamentale per il Bologna. Primo per passaggi chiave tra i rossoblu (per passaggi chiave intendiamo quei passaggi che raggiungono e smarcano un proprio compagno superando almeno una linea di difesa avversaria), con l’abilità di dare spesso il pallone di prima, sapendo in anticipo cosa fare e come farlo. Un calciatore, Dominguez, bravo a farsi trovare smarcato a sua volta per innescare gli attacchi della sua squadra. Da tenere d’occhio.

ATTACCHI – Il Bologna, quindi, predilige attaccare per vie centrali sull’asse Dominguez-Arnautovic (non è un caso che il primo beneficiario dei passaggi chiave di Dominguez sia proprio l’attaccante). Talvolta, il Bologna prova ad andare sulle fasce solo con l’intento di allargare le difese avversarie per poi tornare a cercare lo spazio al centro.

PRESSING – Il Bologna, spesso e volentieri, alza il baricentro per disturbare la costruzione avversaria, caratteristica rimasta dall’era Mihajlović.

SOFFERENZA – In generale, nell’uno contro uno i difensori emiliani vanno tutti in sofferenza, ma Posch in particolare assume una postura piatta e sembra l’uomo maggiormente attaccabile. Gioca da terzino destro (con la difesa a tre era il braccetto destro) e non è un caso se il 22% degli assist (vincenti e non) il Bologna lo subisca proprio dalla sua parte.


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