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L'avversario - Due uomini da tenere d'occhio, uno da puntare nell'uno contro uno. Pregi e difetti del Frosinone di Di Francesco

di Alessandro Carducci

Sarà il Frosinone di Eusebio Di Francesco ad affrontare la Roma nel match valido per la 25ª giornata di Serie A.

PRESSING – Il Frosinone si trova più a suo agio a difendere in avanti piuttosto che optare per una difesa posizionale. I ciociari provano sia a disturbare l’inizio della manovra avversaria, sia a riconquistare immediatamente palla. Questo comporta che la squadra di Di Francesco debba essere sempre concentrata e fisicamente al top perché basta un errore, basta arrivare tardi in una chiusura, per lasciare delle voragini enormi ed esporre la difesa a brutte figure.

DIFESA COLABRODO - A proposito di brutte figure, nelle ultime 7 gare di campionato il Frosinone ha incassato ben 21 gol, un numero impressionante frutto anche di alcuni infortuni che hanno minato la solidità e gli equilibri di una squadra che, già di natura, è votata alla fase offensiva, ammettendo di poter concedere qualcosa.
Domani Gelli dovrebbe giocare ancora da terzino. Il 27enne centrocampista del Frosinone è la sintesi estrema della duttilità, essendo passando dall’essere un centrocampista offensivo al ricoprire quasi tutti i ruoli in campo. Ovviamente, da terzino concede molto in marcatura, soprattutto nel classico 1 contro 1, fattore che la Roma dovrebbe sfruttare.

VERTICALE – Quando attacca, il Frosinone cerca di verticalizzare il prima possibile. I ciociari fanno molta densità in zona palla per moltiplicare le connessioni tra i giocatori: uno-due, sovrapposizioni, si cerca sempre di risalire il campo palla a terra, cercando il prima possibile di trovare un compagno nello spazio, oltre la linea avversaria. Movimenti continui dei giocatori a favorire la ricerca dello spazio in profondità. Palla sempre a terra, quindi. Pochissimi i lanci lunghi, ancora di meno i cross.

OCCHIO A… Ovviamente, l’uomo da monitorare è Matías Soulé, talento di proprietà della Juventus che segna, fa segnare ed è pericolosissimo nell’uno contro uno (non è un caso che sia il calciatore in A ad aver tentato più dribbling). Fondamentale anche il lavoro in mezzo al campo di Barrenechea, altro calciatore di proprietà della Juventus, tra i calciatori a toccare più palloni in Serie A ma anche tra i primi nel campionato nell’immediata riaggressione. Quantità e qualità.


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