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L'avversario - Frosinone spensierato e verticale. Come affrontare la squadra di Di Francesco

di Alessandro Carducci

Sarà il Frosinone di Eusebio Di Francesco ad affrontare la Roma nella delicata sfida di domani sera (ore 20:45).

VERTICALITÀ – Il marchio di fabbrica di Di Francesco è indubbiamente la ferrea volontà di andare in verticale. Più volte, infatti, l’ex tecnico giallorosso ha ammesso di ispirarsi a Zdenek Zeman, almeno per quanto riguarda la fase offensiva. Pochi cross (è la squadra a effettuarne di meno in Serie A) e tanti passaggi in diagonale o in verticale per risalire rapidamente il terreno di gioco.
Il Frosinone vuole costruire l’azione da dietro, palla a terra, prendendosi anche dei rischi ma cercando con rapide combinazioni, tagli e uno-due di superare la pressione avversaria, lanciandosi verso l’area avversaria. Fondamentale il lavoro del regista, Barrenechea, in prestito dalla Juventus, e delle due mezzali, brave sia a venire incontro e sia ad attaccare gli spazi dietro la linea difensiva.

ATTEGGIAMENTO AGGRESSIVO - Una Roma desiderosa di reagire, dopo la sconfitta di Genova, potrebbe iniziare mettendo subito molta pressione al Frosinone per indurre i loro giocatori all'errore, in fase di costruzione, fase in cui i laziali prendono dei rischi per impostare da dietro. 

SOULÉ – Altro giocatore in prestito dalla Juventus è Soulé, esterno destro offensivo classe 2003. Bravo nel dribbling, talentuoso, potrà creare dei pericoli dalle parti di Ndicka.

FASE DIFENSIVA – A differenza di Zeman, la fase difensiva di Di Francesco è un pochino più accorta. Il Frosinone non rimane tutto dietro ad aspettare l’avversario ma non eccede nemmeno con il pressing, alternando momenti in cui prova ad alzare il baricentro ad altri in cui chiude semplicemente le linee di passaggio. La linea difensiva, al contrario di molte squadre, raramente si rompe e, in caso di contropiede avversario, tutti i difensori si compattano scappando verso la porta.


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