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L'avversario - Geometrie e possesso palla ma il Monza si prende dei rischi in fase di costruzione

di Alessandro Carducci

Sarà il Monza di Palladino ad affrontare la Roma nel lunch match di oggi, con fischio di inizio ore 12:30.

TRIANGOLI – “Il triangolo no, non l’avevo considerato”, recita una famosa canzone di Renato Zero mentre Raffele Palladino, alla guida del suo Monza, considera i triangoli fondamentali nel suo sistema di gioco.
I brianzoli effettuano un possesso palla atto a muovere la linea difensiva avversaria e a manipolarla con movimenti continui e ragionati da parte dei propri giocatori.
Il Monza costruisce sempre dal basso, prendendosi dei rischi e facendo circolare il pallone da un lato all’altro del campo per cercare lo spazio libero. La squadra di Palladino risale il campo formando costantemente, e in ogni zona del campo, dei triangoli con almeno 2, se non 3, calciatori a fornire una linea del passaggio al portatore palla. Costanti, quindi, gli uno-due con Colpani sempre pronto a fare da sponda per chiudere l’uno-due in favore di un compagno. Frequenti, anche, gli scambi di posizione e quando un calciatore si muove per smarcarsi, lasciando la propria zona, un compagno è sempre pronto a prendere il suo posto.

DENSITÀ – Il Monza, in più di un’occasione, crea densità in zona palla, attirando così l’avversario in una zona del campo per poi pescare l’esterno sul lato opposto, molto largo per rimanere il più isolato possibile.

BRACCETTI – Tra i vari inserimenti senza palla, occhio alle sovrapposizioni dei due braccetti che, talvolta, penetrano in area sorprendendo la squadra avversaria.

FASE DIFENSIVA – Palladino chiede ai suoi di rimanere molto compatti. Poco pressing e, al massimo, in determinati momenti della partita il Monza può tenere il baricentro alto, mettendo pressione agli avversari, ma senza puntare al recupero diretto del pallone, cercando piuttosto di chiudere le linee di passaggio. Quando perdono palla, i brianzoli scappano all’indietro puntando a ricompattare le linee nel più breve tempo possibile. Prezioso il lavoro di Mota, che spesso forma un 3-5-2 in fase di non possesso, arretrando sulla linea dei centrocampisti.

PUNTO DEBOLE - La Roma potrebbe sfruttare la propensione del Monza a voler sempre giocare palla a terra. Questo porta la squadra di Palladino a prendersi dei rischi molto elevati. I numeri dicono che il Monza sta prendendo pochissimo gol ma i numeri dicono anche che ne sta prendendo meno di quanto dovrebbe, con gli xgA (Expected Goal Against), secondo cui il Monza avrebbe dovuto prendere almeno 3 gol in più. Potrebbe essere, quindi, anche un periodo in cui la fortuna sta un pochino aiutando una squadra che, comunque, gioca un ottimo calcio e merita di essere in una buona posizione di classifica.

SINGOLI – Sono diversi i calciatori a cui la Roma dovrà stare attenta. Il nome più in voga è quello di Colpani, trequartista tecnico che sta esplodendo in questa stagione. Troviamo poi Ciurria: trequartista o esterno a tutta la fascia, dove lo metti sta e offre qualità e tanta quantità. È il calciatore a mettere in area più cross vincenti insieme a Dimarco (10). Occhio anche a Pessina, il quarto giocatore in Serie A per passaggi totali e faro del gioco brianzolo, e ovviamente a Colombo. Prima punta atipica in quanto non fisicamente molto strutturata ma, nonostante ciò, molto abile nel difendere il pallone grazie alla corretta postura del corpo e una forza fisica notevole. È bravo quindi a fare da sponda per i compagni.


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