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L'avversario - I punti deboli dei baschi

di Alessandro Carducci

Sarà la Real Sociedad ad affrontare la Roma nel ritorno degli ottavi di Europa League.

POSSESSO PALLA – La prima caratteristica dei baschi è la loro volontà di dominare il gioco e di avere il controllo del pallone. Non stupisce, quindi, che nella Liga siano quarti per possesso palla (considerando che le prime due posizioni sono appannaggio di Barcellona e Real Madrid). La squadra di Imanol Alguacil non ha fretta e fa girare palla fin quando non trova lo spazio per fare male, occupando tutti gli spazi in avanti, sia la zona centrale del campo, sia le fasce, sia gli half spaces.
I bianco azzurri hanno molta qualità nei singoli e la sprigionano al meglio quando riescono a creare connessioni nello stretto tra i giocatori. Per arginare la loro qualità, diversi avversari hanno assunto un atteggiamento accorto, per non concedere spazi, puntando a compattarsi per difendere maggiormente la zona centrale del campo, lasciando più libertà sulle fasce. È la strategia utilizzata dalla Roma di Mourinho, con l’obiettivo di limitare la potenzialità offensiva della Real Sociedad.

ATTACCARE IL ROMBO - Come visto una settimana fa, con gli spagnoli schierati a rombo il modo migliore per attaccarli è di cercare i cambi di gioco per attaccare il lato debole. Cristante e Matic (il primo in particolare) saranno quindi fondamentali per spostare la palla da un alto all'altro del campo.

DIETRO LA LINEA - I capitolini potranno, inoltre, trovare spazio dietro la linea difensiva spagnola, che rimarrà alta e dovrà concedere spazio alle sue spalle, terreno ideale per gli inserimenti degli esterni e dei trequartisti (Wijnaldum?)

GEGENPRESSING – Nella Liga, nessuno attua l’immediata riaggressione come la Real Sociedad. Il prolungato possesso palla consente ai baschi di portare parecchi uomini nella metà campo offensiva che, una volta perso il pallone, si gettano subito in avanti per riconquistarlo. Servirà lucidità e abilità nell’uscire palla al piede, per poi trovare eventualmente spazi una volta superata la linea di pressione.

FISICITÀ – I due centrali difensivi sono andati talvolta in difficoltà contro avversari fisici. Potrebbe, quindi, essere la gara giusta per Tammy Abraham che dovrà aiutare la squadra in fase di risalita, far respirare i compagni e trovare lo spazio per sfruttare le poche occasioni che potrà avere.

SINGOLI – Come accennato in precedenza, la Real Sociedad ha molta qualità nei singoli. Da Mikel Merino, cervello a centrocampo e bravo nelle palle filtranti, a Kubo, folletto che svaria per tutta la trequarti (baricentro basso e sinistro educato), da Oyarzabal a David Silva fino ad Alexander Sørloth, attaccante molto pericoloso in zona gol. Tanti i pericoli da disinnescare per José Mourinho.


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