L'avversario - Le difficoltà sulle palle alte e la costruzione diretta dell'Empoli
Sarà l’Empoli di Nicola ad affrontare la Roma nell’ultima gara del campionato.
MOTIVAZIONI – Il primo aspetto da considerare è la differenza di motivazioni tra le due squadre: i toscani hanno l’obbligo di vincere per avere la certezza di salvarsi. La Roma, invece, non si gioca nulla e deve aspettare solo i risultati delle altre squadre per capire se disputerà l’Europa League o la Champions.
COSTRUZIONE – La squadra di Nicola predilige una costruzione diretta, con la ricerca delle punte soprattutto da parte di Luperto, il difensore più tecnico. Gli azzurri faticano comunque a creare occasioni: tirano poco e sono ultimi per gol segnati. Occhio alla qualità di Bastoni e all’attitudine offensiva di Gyasi, schierato esterno destro.
FASE DI NON POSSESSO – L’Empoli, appena persa palla, cerca generalmente un’immediata riaggressione mentre, in fase di prima costruzione dell’avversario, prova spesso a portare una pressione finalizzata più a chiudere le linee di passaggio che ad andare direttamente a contrasto. In fase difensiva, il 3-5-2 diventa facilmente un robusto 5-3-2, spesso un 5-4-1, per dare maggiore compattezza alla squadra.
PALLE ALTE – La curiosità è che l’Empoli è l’unica squadra a non aver ancora segnato sugli sviluppi di un corner, in questo campionato. I toscani sono invece il quinto club per numero di gol subiti di testa, alle spalle di Lecce, Udinese, Napoli e Frosinone.