L'avversario - Luci e ombre del Manchester United
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci
Sarà il Manchester United di Solskjær ad affrontare la Roma nelle semifinali di Europa League, con l'andata in programma il 29 aprile e il ritorno il 6 maggio.
PUNTI DI FORZA - Gli inglesi sono secondi in classifica in Premier, staccati di 11 punti dal Manchester City. Il cammino in Europa League è iniziato dopo l'eliminazione dal girone di Champions e ha visto gli inglesi eliminare la Real Sociedad, il Milan e il Granada.
La squadra di Solskjær ha molte ottime individualità, da Lindelof a Pogba, da Bruno Fernandes a Rashford, da Greenwood a Cavani. In Premier League è seconda per gol fatti e quarta per reti subìte mentre, prendendo in considerazione i 5 maggiori campionati europei, è la quarta per la percentuale di tiri nello specchio della porta ( 42,6%), dopo Barcellona, Atletico Madrid e Celta Vigo. Gioca solitamente con il 4-2-3-1, tenendo il possesso del pallone e costruendo con una sorta di linea a 3 (terzino destro e due centrali) con il terzino sinistro, Shaw, più avanzato. Spesso è il centrale di destra, Lindelof, a impostare potendo contare su diversi compagni pronti a venire incontro. Determinante il movimento del trequartista Bruno Fernandes, che svaria per tutto il campo, arretrando nella fase di costruzione, allargandosi per creare superiorità sulle fasce e attaccando la profondità quando c'è la possibilità. Il portoghese è il quarto assistman in Europa dopo Müller, Kane e Kostic.
Quando gioca da prima punta, Greenwood è molto abile nel venire incontro e creare spazi per l'inserimento dei suoi compagni e la Roma dovrà stare molto attenta alle sovrapposizioni dei due terzini, Wan Bissaka e Shaw, abili nel sovrapporsi anche nei due corridoi.
PUNTI DEBOLI - La volontà di avere il controllo della partita e di portare molti calciatori nella metà campo avversaria espone il Manchester ai contropiedi avversari, arma che la Roma potrebbe utilizzare con efficacia. Inoltre, entrambi i terzini sono bravi nella fase offensiva ma lasciano a desiderare in quella di copertura. Wan Bissaka non è sempre attento in marcatura e, soprattutto sulle palle alte, potrebbe lasciarsi sfuggire l'uomo mentre Shaw si fa trovare spesso in posizione avanzata, lasciando spazio dietro di sé che i giocatori giallorossi dovranno essere bravi ad attaccare.