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L'avversario - Pressing asfissiante ma in contropiede la Fiorentina soffre tantissimo. Tre i duelli decisivi del match

di Alessandro Carducci
Fonte: Alessandro Carducci - Qualifica di osservatore rilasciata dalla FIGC, corso di Match Analyst e Football Data Intelligence con Sics

Sarà la Fiorentina di Italiano ad affrontare domani la Roma alle 20:45.

PRESSING – Il marchio di fabbrica dei viola è il pressing asfissiante e il gegenpressing, l’attitudine cioè al recupero immediato del pallone, una volta perso il possesso. Questo comporta un atteggiamento propositivo e aggressivo dei toscani, che costruiscono molte occasioni da gol proprio grazie ai palloni conquistati nella metà campo offensiva. Non a caso, la squadra di Italiano è terza per tackle vinti e la Roma dovrà essere molto brava a far uscire il pallone in maniera pulita. La Fiorentina, spesso, lascia un solo centrocampista (Arthur) a centrocampo, con Duncan e Bonaventura molto alti in pressing. La Roma dovrà essere brava a fornire linee di passaggio per i portatori di palla, con Pellegrini, Cristante e Dybala che dovranno venire incontro e riempire la parte centrale del campo, spesso lasciata scoperta dai viola, tutti protesi in avanti

PRO E CONTRO – Questo, infatti, è il rovescio della medaglia dell’atteggiamento della Fiorentina. Quando gli avversari riescono a superare il pressing, spesso trovano delle voragini in mezzo al campo. I centrali, soprattutto Martinez Quarta, sono attenti nell’accorciare sugli avversari fino a centrocampo ma ciò non è sempre sufficiente per evitare che gli avversari creino occasioni pericolose. Non è un caso, quindi, se la Fiorentina sia tra le squadre a prendere meno tiri totali (la terza migliore) ma addirittura la tredicesima per tiri in porta subiti. La viola, quindi, subisce poco ma quelle poche occasioni sono spesso pericolose perché frutto di contropiedi avversari che penetrano la difesa toscana come lama nel burro.

INSERIMENTO DEI CENTROCAMPISTI – In fase di possesso, la squadra di Italiano effettua un possesso palla fino ad arrivare sugli esterni, cercando di svuotare il centro per poi favorire gli inserimenti senza palla dei centrocampisti, da Bonaventura a Duncan, con gli esterni offensivi che si accentrano quando si sovrappongono i terzini.

LANCI LUNGHI – La squadra di Italiano non disdegna, però, nemmeno la giocata in verticale con i lanci lunghi, soprattutto da parte di Martinez Quarta, per gli inserimenti improvvisi dei viola alle spalle della difesa avversaria.

I SINGOLI – Gonzalez è l’uomo pericoloso per quantità e qualità nelle conclusioni. Occhio anche a Bonaventura, che cerca di non dare riferimenti ed è abile sia nel creare occasioni con precise palle filtranti, sia nel concludere in porta. Probabile che Martinez Quarta segua Dybala molto attentamente per contrastare i suoi movimenti incontro al pallone. Questo duello e quello tra Milenkovic e Lukaku saranno decisivi per le sorti del match, così come quello tra Paredes e Bonaventura.


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