Crotone-Roma 1-3 - Scacco Matto - Pressing, dominio totale e tanta qualità in mezzo al campo
La Roma batte con facilità il Crotone per 3-1 grazie alla doppietta di Borja Mayoral e al rigore di Mkhitaryan.
LE SCELTE - Paulo Fonseca deve rinunciare a Edin Dzeko e rilancia Borja Mayoral prima punta, supportato da Perez e Mkhitaryan, con Pellegrini che usufruisce di un turno di riposo. Rimane in panchina anche Veretout, con Villar e Cristante a formare la cerniera di centrocampo mentre Karsdorp e Bruno Peres agiscono ai lati. Il reparto difensivo è composto da Mancini, Smalling e Ibanez con Pau Lopez in porta.
Stroppa risponde con il consueto 3-5-2 con Magallan, Golemic e Cuomo in difesa mentre Marrone rimane in panchina. A centrocampo, Eduardo ha la meglio su Vulic mentre la mezzala destra è Molina, con Zanellato davanti alla difesa. Pereira e Reca spingono sulle fasce con Messias e Simy a comporre il reparto avanzato.
PRESSING - Sapendo che il Crotone cerca di costruire sempre dal basso palla a terra, la Roma alza subito il baricentro e va in pressing alto sulla difesa calabrese. Così alto che, dopo meno di un minuto e mezzo, Ibanez va ad aggredire e a recuperare un pallone a pochi metri dall'area avversaria.
Anche la squadra di Stroppa tenta di difendere alto ma la Roma riesce a eludere la pressione grazie alla qualità dei suoi calciatori, in primis di Villar, calciatore a cui affidare i palloni più delicati con la certezza che lo spagnolo non li perderà grazie a una capacità cognitiva, a una velocità di pensiero enormemente superiore alla media.
CLASSICO GOL - E proprio dai piedi dello spagnolo nasce il primo gol giallorosso: palla sulla sinistra dove Mkhitaryan, come spesso accade, cerca l'ampiezza ricevendo vicino alla linea laterale e mettendo un cross preciso in mezzo.che Borja Mayoral tramuta in rete. Qualcosa di simile era accaduta contro l'Atalanta, con l'armeno che aveva ricevuto in posizione più centrale e aveva effettuato un cross basso, raccolto da Dzeko. Lo stesso bosniaco ha segnato invece un gol molto simile contro il Cagliari: cambio di gioco di Ibanez sulla destra per Karsdorp, cross in mezzo e gol di Dzeko.
LE PARTITE SI VINCONO A CENTROCAMPO - La banalità forse più conosciuta nel mondo del calcio ma certamente la più sincera. Di Villar abbiamo già detto: velocità di pensiero, qualità con entrambi i piedi e anche tanta sostanza e determinazione, come quando al quarto d'ora del primo tempo prende un pestone, zoppica ma continua ad andare in contrasto, prendendo un altro colpo ma non fermandosi finché l'azione avversaria non termina. Il suo compagno ieri era Cristante. spesso criticato, l'ex Atalanta ha sfoderato una grandissima prestazione. Oltre alla quantità (suo il recupero palla in occasione del gol capolavoro di Borja Mayoral), il centrocampista nato in provicia di Perdenone ha mostrato le sue grandi qualità in fase di impostazione. La palla per Karsdorp è un dipinto da ammirare e, nella ripresa, serve anche un preciso filtrante per Pellegrini. Sia lui e sia Villar sono inoltre dotati di grande intelligenza tattica che, abbinata alla loro qualità e alla loro sostanza, ha fatto sì che la Roma riuscisse a dominare in mezzo al campo.
RIPRESA - In vantaggio di tre reti, la Roma nel secondo tempo gestisce con intelligenza il risultato. Stroppa al quarto d'ora prova la mossa della disperazione, inserendo Riviere al posto di Eduardo dopo aver già messo Vulic al posto di Pereira. Il Crotone passa così a una sorta di 3-4-3, con Vulic e Zanellato in mezzo al campo e il tridente offensivo, formato da destra a sinistra da Messias, Riviere e Simy. Solo il calo di concentrazione dei giallorossi permetterà ai calabresi di creare qualche pericolo nel finale, con il gol della bandiera siglato da Golemic.