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Fiorentina-Roma 1-2 - Scacco Matto - Il lancio lungo evidenzia le difficoltà di manovra. Prandelli si accontenta e Diawara punisce

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

Vittoria importante per la Roma che batte 1-2 la Fiorentina, grazie a un gol di Amadou Diawara (convalidato dal VAR) e continua la sua corsa alla Champions League. 

LE SCELTE - Fonseca conferma il 3-4-2-1 con Kumbulla che rientra in difesa e prende il posto di Fazio, rispetto alla gara contro il Milan. Cambi a centrocampo con Peres sulla fascia destra e Diawara accanto a Veretout. In avanti confermato il trio Pellegrini e Mkhitaryan, dietro a Borja Majoral.
3-5-2 per Prandelli con Igor a fare il quinto di sinistra al posto del titolare Biraghi e un centrocampo con Amrabat con Castrovilli e Pulgar ai suoi lati. In avanti Ribery libero di inventare con Vlahovic al centro dell'attacco. 

IDENTITÀ E ACCORGIMENTI - L'idea della Roma, l'identità del gioco di Fonseca è quello del ripartire dal basso sempre palla a terra. In questo caso Diawara si abbassa molto per dare maggiori opzioni a Pau Lopez sui rinvii. Veretout però gioca molto alto e si crea una zona occupata soltanto da maglie viola, con la Fiorentina in pressing alto. Questo mette in difficoltà l'impostazione, costringendo alla palla lunga e spesso all'errore. 

CONSEGUENZE - Gli accorgimenti però sono controproducenti. La Roma è costretta al lancio lungo sistematico. Troppa la distanza non tra i reparti, perché Diawara è un centrocampista, ma si può parlare di squadra spaccata in due tronconi: difesa e attacco. Il tutto rende assente la manovra palla a terra e chi è in possesso palla dietro ha due opzioni: la prima è tornare da Pau Lopez e riprovare a giocarla nella propria metà campo; la seconda è quella di lanciare lungo, facendo il gioco degli avversari. 

DENSITÀ VIOLA - La Fiorentina riesce a chiudersi molto bene in difesa, bloccando le fasce e concedendo pochi spazi all'estro di Mkhitaryan-Pellegrini, costringendo Borja Mayoral e venire indietro o ad allargarsi per provare a giocare qualche pallone. Squadra molto compatta sia quando deve chiudere gli spazi, sia quando deve ripartire o portare pressione. 

UNA NUOVA PARTITA - L'infortunio di Castrovilli cambia completamente il match. Kokorin è poco disciplinato tatticamente e la Roma ne approfitta prendendo in mano la gara. Spinazzola e Peres riescono ad arrivare sempre più sul fondo, fino a che i giallorossi sbloccano il match. Dopodiché salteranno tutti gli schemi e si giocherà molto sull'inerzia.

JOLLY - Se Fonseca avesse avuto a disposizione un jolly da calare, in un determinato momento del match, l'avrebbe calato nel momento in cui Mancini pesca, con una grande palla in profondità, il taglio da numero 9 consumato di Spinazzola, che a sua volta gira al volo in rete. 

RITORNO VIOLA - Con la Roma in vantaggio si ha solamente l'illusione che i giallorossi possano prendere in mano la partita. Invece è la Fiorentina, segno di quanto sia stata complicare vincere, a spingere sull'acceleratore e creare pericoli a Pau Lopez. Cristante va in sofferenza a dover marcare Ribery e Kumbulla dà tutto su Vlahovic. 

MI ACCONTENTO DEL PAREGGIO E PERDO - Nel momento migliore di Ribery, con la Fiorentina in pressione dopo il pareggio, Prandelli inserisce Caceres e Borja Valero per il francese e Pulgar. Schiaccia la propria squadra nella sua metà campo, non avendo più Ribery a tenere palla per far salire il contropiede viola o a inventare la giocata. Puntuale arriva il gol vittoria della Roma: Diawara allarga sulla destra per Karsdorp e si butta in mezzo, riceve il cross e scacco matto. 


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