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Fiorentina-Roma 2-1 - Scacco Matto - Troppi sprechi nel primo tempo e testa a Budapest nella ripresa

di Alessandro Carducci

Fiorentina-Roma 2-1 - Sconfitta beffarda per i giallorossi che, dopo essere passati in vantaggio con El Shaarawy, subiscono due gol in tre minuti nella parte finale del match.

LE SCELTE - José Mourinho cambia molti giocatori, come ampiamente prevedibile. Svilar gioca in porta mentre la Roma si schiera con il 4-3-3, con Missori, Smalling, Llorente e Zalewski a comporre la linea difensiva. Tahirovic gioca in cabina di regia, con Bove e Wijnaldum ai lati. In avanti, Belotti gioca punta centrale mentre Solbakken ed El Shaarawy agiscono esterni.
Anche Vincenzo Italiano adotta un abbondante turnover: fuori Terracciano, Dodo, Milenkovic, Amrabat, Bonaventura, Cabral e Gonzalez. I toscani giocano con un 4-2-3-1 con Duncan e Mandragora a centrocampo. Ikoné, Barak e Saponara giocano dietro a Jovic.

POSSESSO PALLA VIOLA - Come prevedibile, è la Fiorentina che tiene il pallone con la Roma che difende con ordine, chiude le linee di passaggio ed è pronta ad alzarsi e a recuperare palla alla minima incertezza della squadra di Italiano. 

DUELLI A CENTROCAMPO - Si creano subito dei duelli naturali in mezzo al campo, con Bove su Mandragora e Wijnaldum su Duncan mentre dalle parti di Tahirovic agisce Barak.

ATTACCHI DIRETTI - La Roma è molto abile ad attaccare improvvisamente, anche grazie a precisi lanci dalle retrovie. Nel primo tempo, più di una volta ci pensa Smalling a innescare la manovra e così succede in occasione del primo gol, con un lancio preciso per Belotti, bravo a vedere e servire Solbakken, bravo a sua volta a fare da torre per El Shaarawy, posizionato perfettamente per segnare.

LA FIORENTINA PROVA AD APRIRE LA DIFESA GIALLOROSSA - I viola tengono palla ma non riescono a sfondare. I toscani, secondo Italiano, sono troppo timidi nell'aggredire i giallorossi, che si chiudono bene e concedono pochissimo. Italiano alza Martinez Quarta, che ha tra le sue corde di salire per aiutare nell'impostazione e cerca di allargare la difesa giallorossa andando sugli esterni, soprattutto con Ikoné, con El Shaarawy attento anche in amrcatura.

LE RIPARTENZE DELLA ROMA - I giallorossi potrebbero fare altri gol nel primo tempo, grazie ai movimenti senza palla di Belotti e delle due mezzali, Bove e Wijnaldum, lette non benissimo dalla Fiorentina, ma sprecano troppo.

RIPRESA - L'errore della squadra di Mourinnho, nella ripresa, è di abbassarsi troppo, perdendo un minimo di aggressività e adagiandosi dopo il buon primo tempo. Escono due pilastri come Smalling ed El Shaarawy e la mancanza si avverte, con una peggior determinazione in fase difensiva, meno concentrazione, e con una difficoltà in avanti senza gli strappi del Faraone.
Con l'ingresso di Ibanez per Solbakken, a venti minuti dal termine, la Roma torna alla difesa a tre (Mancini, Llorente, Ibanez) e con l'ingresso di Abraham, nel finale, passa al 3-5-2 con Abraham-Belotti in avanti. Un prevedibile calo di tensione e delle circostanze sfortunate (oltre a un probabile fallo subìto da Missori) condannano la Roma alla sconfitta con due reti prese in 3 minuti.


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