Fiorentina-Roma 2-2 - Scacco Matto - Nella ripresa la vera Roma, difesa a tre in soffitta?
LE SCELTE - De Rossi sorprende tutti e tiene fuori sia Celik, sia Pellegrini, riproponendo una difesa a tre con Mancini, Llorente e Ndicka. Come terzino destro, viene scelto Angelino mentre a sinistra agisce El Shaarawy. Paredes e Cristante giocano in mezzo al campo con Aouar più avanzato insieme a Dybala e Lukaku.
Italiano risponde con il consueto 4-2-3-1 con Lopez e Mandagora a centrocampo. Nico Gonzalez, Bonaventura e Sottil agiscono alle spalle del Gallo Belotti.
DIFESA A TRE - De Rossi torna al vecchio modulo con l'idea di aiutare una squadra stanca con il modulo utilizzato per anni, come ammesso dallo stesso tecnico giallorosso nel post gara. In realtà, come accaduto nelle altre occasioni, i giallorossi vanno a rilento e senza la fluidità che contraddistingue il nuovo corso e infatti, quando De Rossi torna al 4-3-3 nella ripresa, la Roma ricomincia a giocare come nelle ultime settimane, in modo sciolto.
ATTACCARE DALLA DESTRA - In realtà, nei primi minuti la Roma aveva anche iniziato bene, creando subito due occasioni con Angelino e Lukaku, entrambe dalla destra, sfruttando le difficoltà difensive di Biraghi.
COME VUOLE FARE LA FIORENTINA - In breve tempo, però, i viola si rendono pericolosi: attirano la pressione della Roma per poi andare o con un attacco diretto, cercando la superiorità aerea o le seconde palle, oppure tramite gli esterni. La squadra di Italiano aspetta che l'esterno di parte della Roma vada in pressione per poi servire il proprio esterno offensivo. Sottil, in particolare, crea parecchi problemi soprattutto a Mancini.
PALLE LATERALI - Che siano su palla da fermo o in azione manovrata, i cross che scodella la Fiorentina sono sin da subito pericolosi per la difesa giallorossa. Arriva così il gol di Ranieri, che sguscia dalla distratta marcatura di Ndicka.
DYBALA REGISTA - Soprattutto nel primo tempo, la Joya arretra così tanto per aiutare la squadra in fase di costruzione da ricoprire quasi il ruolo di regista. Atteggiamento certamente lodevole che, però, rischia di far allontanare troppo l'argentino dalla trequarti offensiva. Fatto sta che la sua qualità, nella fase iniziale o finale dell'azione, è decisiva per far correre il pallone. Nella ripresa, Dybala alza il baricentro, così come tutta la squadra, e la Roma ne trae sicuramente giovamento e proprio da una sua percussione centrale prende il via l'azione del momentaneo 1-1.
RIPRESA - De Rossi torna sui suoi passi e la Roma passa al 4-3-3. I padroni di casa impiegano un po' a ritrovare le giuste marcature mentre i capitolini ripartono come se si fossero scrollati di dosso un macigno. Paredes torna a impostare spesso tra i due centrali, si riformano le connessioni tra i calciatori e la palla scorre fluida. De Rossi tiene entrambi i terzini alti, costringendo così Sottil e Gonzalez a rimanere bassi mentre El Shaarawy può avanzare di qualche metro e non è più solo sulla fascia. Proprio il Faraone, dopo 5', serve una palla in area per Cristante per la prima palla gol della ripresa.
Il 2-1 della Fiorentina arriva in maniera casuale (e viziato, probabilmente, da una trattenuta su Llorente) e nel momento, forse, migliore della Roma. I giallorossi non si arrendono, iniettano forze fresche e trovano il pareggio proprio allo scadere proprio con il difensore spagnolo.