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Frosinone-Roma 2-3 - Scacco Matto - Le solite distrazioni. Salva tutto il regista Dzeko

di Alessandro Carducci

 

LE SCELTE - Eusebio Di Francesco cambia alcuni uomini e tiene fuori Fazio, Florenzi, Cristante e Zaniolo. Viene rispolverato Marcano, accanto a Manolas, mentre Santon e Kolarov agiscono sulle fasce. La Roma torna inoltre al 4-2-3-1, con De Rossi e Nzonzi in mezzo al campo.
Pellegrini si sposta nel ruolo a lui più congeniale, la trequarti, dietro all'insostituibile Dzeko. Torna Perotti e viene confermato anche El Shaarawy.
Baroni opta per il consueto 3-5-2. Viviani, seppur non ancora al 100%, gioca con Cassata e soprattutto Chibsah a guardagli le spalle. Il ghanese ha il compito di recuperare palla e di ripartire con efficacia.
In avanti, Ciano deve venire incontro per ricevere palla e suggerire per Ciofani.

 

 

 

 

SUBITO IN SALITA - Il gol del Frosinone arriva da un due errori ingenui, il primo di Nzonzi e il secondo di Olsen.
Questo mette i padroni di casa nelle condizioni di chiudersi per ripartire in contropiede,  con i ciociari che comunque non abbassano troppo il baricentro, provando a mantenere una certa pressione sui giallorossi.
La Roma fatica, invece, a creare qualcosa. De Rossi e Nzonzi sono molto isolati, Pellegrini fuori dal gioco e deve essere Dzeko, spesso, ad abbassarsi per fare da regista avanzato.
I padroni di casa disturbano la costruzione della manovra con Ciofani e Ciano in pressing e Chibsah pronto a uscire in pressione ma è soprattutto il ritmo basso della Roma a favorire gli uomini di Baroni.

NEL SEGNO DEL CIGNO - Poi fa tutto Dzeko. Si agita, si anima, discute, poi sfrutta una dormita di Goldaniga e trova il pareggio. Passa un minuto e fa ancora da regista avanzato per il gol finalizzato da Pellegrini.
Il Frosinone perde coraggio e la Roma ha una facilità migliore nella costruzione grazie a una determinazione ritrovata, all’abbassamento di Perotti (che viene incontro a ricevere palla) e al contraccolpo psicologico dei padroni di casa.
Proprio il numero 8 cresce alla distanza, in coincidenza del suo ritorno sulla fascia sinistra, con El Shaarawy dirottato sulla destra.

I CAMBI - Baroni nella ripresa butta in campo Molinaro al posto di Beghetto.
Di Francesco risponde con gli ingressi di Cristante e Zaniolo al posto di Nzonzi e Cristante. Tatticamente, non cambia nulla. El Shaarawy torna a sinistra mentre Cristante si sostituisce a Nzonzi.
Poi esce uno stanco Ciofani per Pinamonti, con l'intento di andare alla conclusione più facilmente, cosa che infatti accadrà.
Il terzo cambio per Di Francesco invece è obbligato: Fazio al posto di un infortunato Manolas.


ANCORA ERRORI INDIVIDUALI - Baroni le prova tutte e mette Trotta al posto di Chibsah, passando così a tre punte. Il Frosinone colpisce in contropiede: De Rossi e Kolarov vanno entrambi su Pinamonti che, con intelligenza serve Ciano, liberato dalla diagonale di Kolarov. Tutti e due i giallorossi, più Marcano, si gettano su Ciano che, con furbizia, serve ancora Pinamonti che trafigge Olsen. Due gol subìti dalla Roma, due regali enormi da parte dei giallorossi.
La gara viene poi decisa da una delle solite, una delle tante verticalizzazioni di Daniele De Rossi che, con il sinistro, pennella una carrezza per El Shaarawy, il quale pesca Dzeko che chiude il match.
 


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