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Juventus-Roma 3-1 - Scacco Matto - Black out mentale

di Alessandro Carducci

LE SCELTE - Formazione obbligata per Paulo Fonseca, che può riavere a disposizione Florenzi e Kolarov sulle fasce, confermando Mancini-Smalling alla guida della difesa. A centrocampo, Cristante gioca al posto di Veretout insieme a Diawara mentre Ünder, Pellegrini e  Kluivert agiscono a supporto di Kalinic.
Sarri schiera Danilo a destra con Bonucci e Rugani al centro della difesa e Alex Sandro sulla sinistra. Pjanic agisce in cabina di regia, supportato da Rabiot e Bentancur. Il tridente offensivo viene composto da Ronaldo, Higuain e Douglas Costa.

L'INIZIO - La Juventus pressa subito alto con Bentancur, lesto ad alzarsi sulla linea degli attaccanti per andare in pressione e bravo anche a inserirsi tra Smalling e Kolarov, puntando sulla non sempre puntuale copertura della profondità da parte del terzino giallorosso. La Roma risponde con Pellegrini che cerca di infastidire Pjanic e una linea alta in occasione dell'inizio dell'azione juventina. L'idea è di pressare con Pellegrini vicino a Kalinic, i due esterni offensivi e Cristante pronto ad avanzare, così come Smalling è pronto a staccarsi dalla linea difensiva per accorciare e aggredire l'avversario. Il sistema funziona inizialmente, con la Roma che pian piano conquista metri di campo. Pellegrini cerca di creare la superiorità sulla fascia destra con Ünder e Florenzi ma tutte le buone intenzioni svaniscono dopo il vantaggio torinese.

TENUTA MENTALE - Nella gara di campionato, la Roma aveva mostrato di non disunirsi ed è rimasto solida e compatta fino alla fine, sprecando diverse occasioni. Ieri sera non è andata così: forse con la testa al derby i giallorossi hanno smesso di essere aggressivi subendo passivamente il gioco bianconero e venendo puniti alla minima disattenzione.

FONSECA LE TENTA TUTTE - Nella ripresa il tecnico portoghese toglie uno spaesato Kluivert ma, non avendo esterni a disposizione, butta nella mischia Santon e alza Florenzi nella posizione di esterno sinsitro. Il giocatore di Vitinia in quella posizione fa qualcosa in più ma la Juve sembra ppiù che altro aver staccato con la mente. Nel tentativo di sfruttare gli inserimenti di Cristante, Fonseca a metà ripresa richiama in panchina proprio Florenzi, mettendo Pellegrini largo a sinistra e Cristante trequartista mala squadra fatica ad avere una reazione veemente, che si concretizza in tutta la ripresa solo con il gol della bandiera e con il palo di Kalinic. Proprio l'ex viola è tra le grandi delusioni della partita e della stagione. Non fa salire la squadra, non incide in alcun modo e non segna mai. Serve un sostituto.


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