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Real Betis-Roma 1-1 - Scacco Matto - L'analisi tattica del match

di Alessandro Carducci

La Roma pareggia a Siviglia contro il Real Betis, con Belotti che trova il gol del definitivo 1-1.

LE SCELTE - Nessuna sorpresa per José Mourinho, che propone un 3-4-1-2 con Pellegrini dietro a Belotti e Abraham. Cristante e Matic giocano in mezzo al campo con Zalewski e Spinazzola ai lati. Difesa a tre con Mancini, Smalling e Ibanez.
Pellegrini risponde con il 4-2-3-1 con Akoukou e Guardado in mezzo al campo. Rodri, Canales e Joaquín vengono schierati alle spalle di Willian José.

ATTEGGIAMENTO - Nelle prime fasi della gara, gli spagnoli alzano leggermente il baricentro ma senza esagerare, preferendo chiudere gli spazi con un 4-4-2 in fase di difensiva e lanciando che i giallorossi effettuino un giropalla nella propria metà campo. L'obiettivo è di poter combinare nello stretto con la formazione di triangoli tramite Cristante, Matic, Pellegrini e i due attaccanti, oppure allargarsi soprattutto da un lato, a sinistra.

FRECCIA A SINISTRA - Inizialmente, i capitolini attaccano dalla parte sinistra, con Spinazzola molto attivo in fase offensiva e Pellegrini che, a volte, si sposta dalla sua parte per ricevere palla con meno pressione. E proprio da lì arriva la prima occasione per la Roma, con un cross proprio di Spinazzola e conclusione di Pellegrini, parata. 

PRESSIONE - Quando il Real Betis imposta, Pellegrini e Cristante vanno in pressione sui due centrocampisti biancoverdi, Akoukou e Guardado.

CAMARA - Nel secondo tempo, la Roma entra in campo con un atteggiamento difensivo troppo passivo, chiudendosi tutta per cercare di pungere in ripartenza. La novità è l'ingresso di Camara per Matic. Cristante si sposta davanti alla difesa, con il guineano sul centrodestra mentre Pellegrini rimane sul centrosinistra. Nonostante i limite tecnici dell'ex Olympiakos, si nota la differenza potendo contare su un giocatore dinamico, aggressivo e che attacchi la profondità. Al contrario, Matic e Cristante hanno caratteristiche molto simile che appiattiscono a volte il centrocampo giallorosso, offrendo poche soluzioni.

TIRATA D'ORECCHIE - Mourinho, a fine gara, ha ammesso di aver tirato le orecchie a Belotti e Abraham all'intervallo, dopo un primo tempo ritenuto dal tecnico un disastro. Nel secondo tempo, dopo pochi minuti l'attaccante inglese si sgancia dalla marcatura avversaria, riceve palla e serve subito nello spazio Belotti. Quest'ultimo è bravo a passare alle spalle di un distratto Luiz Felipe mentre il terzino sinistro, Miranda, lascia totalmente libero Camara. Il resto è storia, con il guineano che serve al Gallo l'assist per il pareggio. Movimenti fatti bene e con i tempi giusti e arriva il gol.

BENE IL PAREGGIO - Il Real Betis, con il passare dei minuti, sembra accontentarsi del pari e chiude sempre di più gli spazi. Per la Roma, è ancora più complicato trovare spazi, nonostante cresca la spinta di Zalewski a destra, e la gara termina senza ulteriori sconvolgimenti.


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